“MOLE OPERAIA”

28.02.2023

E'una Torino dal derby operaio, quella che stasera vedrà sfidarsi le due squadre della città.

Mole Antonelliana a far da cornice alla stracittadina.

Juventus-Torino, duello da zona Conference League, in attesa di nuovi sviluppi dal fronte giudiziario.

Fronte giudiziario che interessi la Vecchia Signora.

La Signora dai 15 punti sottratti, la Signora che procede step by step, slalomeggiando fra ansie ed incertezze.

Le incertezze di una stagione anomala, particolare. Una stagione costantemente in salita.

Una di quelle stagioni in cui ogni partita valga come una finale.

Una di quelle stagioni con la Spada di Damocle sulla testa, e la necessità di vincere a tutti i costi.

E così, Allegri sfodera l'abito di gala, mettendo in vetrina un Di Maria esplosivo. Nel 2023, 3 gol in campionato, 3 in Europa League, nella sontuosa serata di Nantes, ed un titolo di campione del mondo di cui fregiarsi.

Max, poi, ritrova Paul Pogba. Seconda convocazione per lui, ma stavolta, rispetto al 29 gennaio scorso, le possibilità che possa scendere in campo, a gara in corso, non siano così irrisorie.

C'è di nuovo Chiesa, ed allora si proverà ad ottenere l'intera posta in palio, aspettando che agli eventuali 35 punti vengano aggiunti quei 15 che consentirebbero ai bianconeri di issarsi, addirittura, alle spalle del Napoli.

Torino, invece, chiamato al grande salto.

Elogi, apprezzamenti, complimenti nei confronti del lavoro svolto da Juric, ma nel momento di effettuare l'upgrade, i granata si sfaldano.

Il pari interno con la Cremonese è stato il classico passo falso che caratterizzi l'incedere degli uomini del tecnico croato.

Alternare performance maiuscole ad altre deludenti, sembri essere il cammino preferito di una squadra dalle buone individualità, ma dalla mentalità non propriamente vincente.

Stasera, però, le motivazioni non mancheranno.

Il Toro non conquista un derby, in trasferta, dall'aprile del 1995. In quella stagione la Juve vinse il tricolore, ma perse entrambe le stracittadine.

In quella primavera torinese, fu Ruggero Rizzitelli a stendere l'allora squadra di Marcello Lippi.

Un'era geologica fa, quindi, con la necessità, ora, di rinverdire quei fasti.

Rinverdirli nel contesto di un'annata complicata per la Signora.

Signora impegnata su più fronti. Su quello calcistico e su quello giudiziario, seppur ancora in corsa ovunque.

In semifinale di Coppa Italia, agli ottavi di Europa League, e in campionato con l'obiettivo di conquistare più punti possibili, per poi attendere auspicati stravolgimenti.

Nel frattempo, all'orizzonte, c'è un Torino orgoglioso e desideroso di vendicare il ko dell'andata. Quel ko che diede il la, alle otto vittorie di fila da parte della truppa di Allegri.

Obiettivi e prerogative di un derby acceso, animato, ma mai come adesso, un derby della Mole operaio.

Lorenzo Cristallo

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