“MILANO CHIAMA EUROPA”

EuroDerby -2.
Meno 2 alla stracittadina meneghina con affaccio su Istanbul.
Milan-Inter, primo round delle semifinali di Champions League.
Un confronto con i giganti allenati da Pep Guardiola o Carlo Ancelotti, all'orizzonte, ma meglio focalizzarsi sul presente.
Su un'attualità che, nel giro di sei giorni, sancirà il nome della squadra italiana che, 6 anni dopo, tornerà a disputare la finale della coppa più ambita.
Rossoneroazzurri che si affronteranno, che duelleranno, nel quarto confronto, sin qui, in stagione, in attesa dell'ultimo, in programma martedì 16 maggio.
In campionato un successo a testa: 3-2 per il Milan nello scorso settembre, 1-0 per l'Inter a gennaio.
E sempre a gennaio, il giorno 18, lo 0-3 con cui la Beneamata si impose, a Riyadh, al fine di conquistare la Supercoppa Italiana.
La seconda nelle gestione Simone Inzaghi.
Entrambe le compagini giungono a questa sfida, galvanizzate dai risultati ottenuti nell'ultimo weekend.
Diavolo che ha annichilito la Lazio attraverso un netto 2-0.
Stesso risultato, ma in trasferta, per la Beneamata, in casa della Roma dell'ex Mourinho, uno che, in nerazzurro, centrò la Champions nell'anno dell'indimenticabile Triplete.
Fra le fila milaniste, però, tiene banco l'apprensione in merito alle condizioni fisiche di Leao.
Elongazione muscolare, questo l'esito degli esami a cui si sia sottoposto l'attaccante portoghese, uscito dal campo, dopo appena 11 minuti, durante la sfida contro la Lazio.
La sua presenza è in dubbio, con Stefano Pioli che monitorerà, eventuali miglioramenti e non, in vista dell'appuntamento prestigioso di mercoledì.
Simone Inzaghi, invece, con la rosa quasi al completo, al netto dei soliti lungodegenti, ha dei dubbi da sciogliere.
Chi fra Brozovic e Calhanoglu, nelle vesti di regista?.
Chi fra Dzeko e Lukaku, per affiancare Lautaro?.
Enigmi a cui, il tecnico piacentino, darà una risposta a ridosso del match, valutando quali mosse attuare per proseguire la propria cavalcata nell'Europa dei nobili.
Nel frattempo, cresce l'adrenalina.
Monta l'attesa.
Lo stadio Giuseppe Meazza sarà vestito a festa. Sold out, ovviamente, per una partita che calamiterà l'attenzione del nostro Paese e di tutti gli altri Paesi del continente.
Televisioni, radio, web, tutti catalizzati sulla Scala del Calcio, palcoscenico del primo round fra due squadre italiane, e per giunta, entrambe, milanesi.
Due milanesi in cerca di una poltrona.
Quella che conduca nel Bosforo, per poi duellare contro il City di Haaland oppure il Real di Benzema.
Questione di stelle. Un romanzo d'appeal.
Nel frattempo, Milan e Inter proveranno a gettare le basi per un trionfo di cui si parlerà per i prossimi anni.
L'EuroDerby all'ombra della Madonnina che torna in auge, 20 anni dopo l'ultima – ed unica – volta, in semifinale.
Allora fu il Milan a prevalere, per poi andarsi a prendere la coppa in quel di Manchester, nel Teatro dei Sogni di Old Trafford.
Stavolta, il diavolo tenterà il nuovo affondo in una manifestazione che l'abbia visto trionfare per ben 7 volte.
Ma, altresì, la Beneamata vorrà proseguire il proprio percorso anche nell'ambiziosa Champions, dando seguito ad una stagione che l'abbia vista conquistare una Supercoppa Italiana, come detto, ed approdare in finale di Coppa Italia.
Ed allora, ci siamo quasi.
Meno 2, segna il countdown.
Conto alla rovescia per la partita dell'anno, per entrambe le compagini.
Appuntamento in cui mostrare la propria personalità, la propria forza, il proprio spessore e le proprie qualità.
Mentre la città trattiene il respiro e gioca con la fantasia.
Lorenzo Cristallo