“MAMMA GOL”

11.04.2023

Essere calciatrici e mamme si può.

Anzi, si deve.

Si può e si deve con il massimo delle garanzie e delle tutele, a dispetto di quelle storie che accadano, tuttora, nel nostro Paese, storie di bivi in cui decidere se continuare a svolgere la professione di calciatrice oppure dare al mondo una nuova vita.

Racconti di carriere interrotte, di stipendi non pagati, di esclusioni clamorose.

Come se essere mamme sia un delitto, come se essere mamme diventi un affronto al club di appartenenza.

Un tradimento sul contratto firmato.

Follie in un Paese che se sposti l'orizzonte più a nord, ammiri realtà lontane da noi. E non solo per questioni chilometriche.

Francia, raduno della Nazionale transalpina in vista del prossimo Mondiale che si disputerà, in estate, in Australia e Nuova Zelanda.

Il nuovo commissario tecnico delle Bleues è l'ex c.t. dell'Arabia Saudita, Renard, ricordato, in Qatar per il suo fascino, ma soprattutto per aver battuto l'Argentina, campione del mondo, all'esordio.

A far parte della rosa delle francesi vi è una centrocampista in forza al Lione, di 30 anni, dal nome, Amel Majiri.

Amel è mamma della piccola Maryam, nata 9 mesi fa, ed allora per far sì che non avvenga il distacco dalla bambina, nei giorni in cui sia impegnata con la Nazionale, la Governance dello Sport francese abbia stabilito che presso il Centro Federale di Clairefontaine venisse istituito una nursery.

Una stanza, al momento, occupata solo dalla piccola Maryam, alla presenza di una tata ad ore, una culla ed un fasciatoio.

Un modo per evitare di restar lontana dalla bimba, un modo per consentire alle atlete di non pregiudicare la propria maternità.

Perché essere calciatrici e al contempo mamme, si può e si deve.

Con le giuste garanzie, con un mondo dello sport ed un Governo nazionale che facilitino ciò.

Anche attraverso iniziative di questo genere, dando vita, all'interno del Centro Federale di Clairefontaine, una stanza completamente dedicata ai piccoli bimbi delle calciatrici, allestita e attrezzata per l'occasione.

Sono questi i passi in avanti di cui spesso parliamo dalle nostre latitudini.

Passi in avanti di cui esser fieri. Passi in avanti che favoriscano lo sviluppo, concreto, del calcio femminile, in questa circostanza.

Passi in avanti che diano, poi, una spinta ai risultati sportivi e ad un movimento in espansione e di successo, come in terra francese.

Modello da seguire?.

Esempio da ricalcare?.

Oppure ennesima novità da cui restar stupiti, perché no, commossi, ma che, in fondo, in fondo, non ci riguardi da vicino?.

Di tanto, in tanto, capiti davvero che l'erba di chi ci confini sia sempre più verde.

Verde come la speranza di un calcio femminile di alto livello e con le doverose garanzie per le atlete.

Lorenzo Cristallo

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