“MA NON FINISCE QUI”

25.05.2023

Cade la Viola in finale di Coppa Italia?. Nessun dramma, tanto rammarico, ma nessun dramma.

La stagione dei gigliati non è giunta al capolinea.

Altre due gare di campionato – in casa contro la Roma ed infine al Mapei Stadium, al cospetto del Sassuolo - al fine di prepararsi per un'altra finale, quella di Conference, contro gli inglesi del West Ham.

Finale europea a 33 anni di distanza dall'ultima volta, mentre ieri sia evaporata l'opportunità di centrare la settima coppa nazionale nella propria storia.

Viola che partono forte, spinti dal proprio pubblicato assiepato in Curva Sud.

Un gol di Nico Gonzalez dopo appena 3 giri di cronometro, a seguire tentativi ad imbrigliare la Beneamata, poi il blackout.

Quel blackout visto anche contro Lech Poznan e Basilea – in entrambi i casi al Franchi – a minare certezze precedentemente acquisite.

Un blackout costato caro.

Un blackout da cui sia emersa la luce folgorante di Lautaro Martinez, autore di una doppietta, nel giro di 8 minuti, capace di mettere in ginocchio i toscani.

Poi, nella ripresa, l'ingresso in campo di Luka Jovic, e quei tentativi ficcanti in grado di far traballare la difesa nerazzurra.

Handanovic proteso a difendere i pali, ma qualche suo intervento ed una mira imprecisa per questione di centimetri, abbiano fatto sì che la coppa prendesse la via di Milano.

Di quella Milano nerazzurra che festeggia la nona Coppa Italia nella propria storia, la seconda consecutiva.

Daniele Pradè, Vincenzo Italiano, hanno parlato di sconfitta che comunque non tolga meriti ai propri ragazzi.

Ragazzi capaci di issarsi sin qui, dopo aver eliminato, in un percorso netto, Sampdoria, Torino e Cremonese.

Ieri, poi, un avvio arrembante, ma successivamente l'organizzazione di gioco e la maggior esperienza, su determinati palcoscenici, da parte della Beneamata, abbiano fatto la differenza.

Tuttavia la stagione non termina qui.

C'è Praga all'orizzonte.

Mercoledì 7 giugno, e un West Ham da matare.

Non sarà semplice, ma la Fiorentina vorrà far leva sulle ferite rimediate all'Olimpico.

Smontando quell'aura di illusione che rischi di materializzarsi se anche la finale europea non dovesse andare per il verso giusto.

I gigliati hanno dimostrato di saper pungere e di non arrendersi tanto facilmente.

Occorrerà maggior attenzione, evitando, deleteri, cali di concentrazione.

Occorrerà lo spirito combattivo di Vincenzo Italiano e le qualità espresse dai suoi calciatori, al fine di dimenticare una Coppa Italia sfumata sul più bello, mettendo, invece, le mani su una Conference che possa restare in Italia.

La stagione non è finita qui, e dalle parti di Firenze, di una Firenze avvolta da otto maxischermi sparsi per la città, lo sappiano bene.

Quello di ieri è stato uno schiaffo, doloroso ma non definitivo.

Lorenzo Cristallo

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