“LUCIANO IL SAGGIO”

12.02.2023

Quanta saggezza.

Non a caso sia il tecnico dei primi della classe.

Chi, se non lui, avrebbe potuto guidare una squadra con 56 punti in classifica, capace di vincere 18 partite su 21, di annoverare il miglior attacco con 51 reti all'attivo e la miglior difesa con appena 15 gol incassati?.

Oppure colui in grado di valorizzare Lobotka, di responsabilizzare Anguissa, di affidarsi a Di Lorenzo, di rigenerare Meret e di far esplodere Kvaratskhelia ed Osimhen?.

Chi, se non lui?.

Luciano Spalletti.

Il tecnico toscano, saggio, che ieri, nella conferenza stampa di vigilia in vista del match di stasera con la Cremonese, abbia esposto pochi concetti, ma chiari.

Quasi un manifesto programmatico su come veleggiare verso il tricolore.

Spalletti ha invitato, tutti, a concentrarsi sulla partita contro l'ultima della classe, quella Cremonese capace, però, di estromettere gli azzurri negli ottavi di Coppa Italia.

Un senso di rivincita, quindi, per aumentare il gap fra il Napoli e le inseguitrici - o quel che rimane di loro -.

E poi la questione contratti.

Spalletti ha sentenziato che, mettere al centro i rinnovi contrattuali - suo e di alcuni calciatori - sia la bomba dinamitarda in grado di far esplodere un giocattolo, sin qui, perfetto.

Massima concentrazione sul presente, sul futuro, ma su quel futuro che riguardi le questioni di campo.

Di rinnovi e ingaggi ci sarà tempo di parlarne, al triplice fischio finale di questa stagione.

Tutto il resto, quindi, rischi di rappresentare la serpe in seno ad una squadra e ad un club che si accingano, fra non molto, a festeggiare un tricolore ultrameritato, e atteso da ben 33 anni.

Ed allora è la saggezza a prevalere.

Nei suoi modi caratterizzati da pause e ghirigori linguistici, Spalletti richiama l'attenzione dei suoi giocatori, dei dirigenti e della stampa.

Il Napoli non ha bisogno di pressioni esterne per completare un quadro, sin qui, inappuntabile.

Per vincere lo scudetto, occorrerà la stessa dose di meticolosità messa in mostra sin qui.

Parlando di altro, invece, si rischi di abbassare il grado di concentrazione.

E successivamente si getterà lo sguardo sulla Champions.

Anche in quel caso lasciando da parte, rinnovi e affari riguardanti gli ingaggi.

Spalletti è saggio e per nulla sprovveduto.

Al tricolore ci ha messo le mani e non ha nessuna intenzione di lasciarselo sfuggire, in preda al chiacchiericcio mediatico, utile, solo, per saziare i palati da talkshow.

Lorenzo Cristallo 

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