“LO SPETTACOLO NON PUO’ CONTINUARE”

17.05.2023

Immagini strazianti.

Vite travolte dall'onda d'urto di un'alluvione.

Specchio riflesso dei cambiamenti climatici.

Pioggia abbattutasi con violenza, sull'Emilia Romagna, tanto quanto ne possa cadere, nella peggiore delle ipotesi, nell'arco di sei mesi.

Ed invece, tutto questo, negli ultimi 15 giorni, e con una feroce intensità nelle ultime ore.

Ore di paura, di soccorsi.

Ore di vite annegate e di un domani sudicio e da ricostruire.

Foto dall'alto, video in cui si ascoltano le urla accorate di chi chieda aiuto.

Tutt'attorno la tragedia, il timore che il peggio non sia finito qui, mentre si muove la macchina dei soccorsi.

Tutti in prima linea, fra Esercito, Protezione Civile, Forze dell'Ordine, Croce Rossa, a dar man forte in una situazione di gravosa emergenza.

Ed allora lo spettacolo non può continuare.

Non può continuare, ora. Per una questione di umanità e di sicurezza.

Di solidarietà nei confronti di una popolazione e di una terra spinti allo stremo delle forze.

Questo weekend era in programma il Gran Premio di Formula 1 del Made in Italy e dell'Emilia Romagna, presso il circuito di Imola.

A causa delle condizioni avverse e dello straripamento del fiume Santerno, parte del circuito, per l'appunto, sia invalicabile, ed allora, poco fa, - seppur la notizia fosse nell'aria - , il Comitato della Formula 1 ha deciso di annullare il Gran Premio in programma, domenica 21 maggio.

Decisione assunta, in comunione d'intenti, tra la FIA, i Ministri competenti, il Presidente della Regione Emilia Romagna, il Presidente dell'ACI, il Sindaco di Imola e le altre organizzazioni al centro dell'evento.

Perché sia giusto così.

Giusto così per tutelare le scuderie, i piloti, gli inservienti.

Per tutelare il pubblico e per non mettere a repentaglio altre vite umane nel contesto di un attesissimo evento sportivo.

Questa volta, no.

Questa volta la macchina organizzativa non poteva andare avanti, non curante di quanto stesse accadendo.

Per logiche inerenti il Gran Premio in sé, ed anche perché impossibile creare giubilo e trepidazione, mentre tutto intorno cresca il numero degli sfollati, e di coloro in cerca di riparo, a margine di un'alluvione violenta e dalla portata estrema.

Effetti di un clima impazzito.

Decisione, quindi, come conseguenza di un territorio che piange e che combatte contro il tempo.

Contro le ore e contro il meteo avverso.

In un mese di maggio che nessuno avrebbe immaginato così.

Feroce e funesto.

Ed allora la Formula 1 alza bandiera bianca.

Gran Premio annullato, sperando, più in là, di assistere ad un fine settimana raggiante, baciato dal sole, condito dall'entusiasmo tipico della popolazione romagnola.

Oggi Imola è spettrale.

Invasa dall'acqua e irriconoscibile, motivo per cui procedere con lo spettacolo faraonico della Formula 1, non si poteva.

Non si doveva.

Lorenzo Cristallo

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