“LO SPECIAL ONE E’ TORNATO”

09.07.2023

Vacanze finite. Ieri la Capitale ha riabbracciato, nuovamente, lo Special One.

José Mourinho che atterra a Fiumicino, dribbla i giornalisti, non prima, però, di lasciare quelle dichiarazioni capaci di accendere le prime idi di luglio.

Mou è stato chiaro: la sua mente è focalizzata sul lavoro, su ciò che accadrà a partire da domani, ore 8, quando a Trigoria si riapriranno i cancelli.

Nessuna dichiarazione sul mercato, nulla di nulla sul rinnovo di contratto di Paulo Dybala, zero parole per Alvaro Morata e sulla squalifica di 10 giorni in campionato, ha sentenziato: "Con il caldo di agosto, non starò in panchina, ma al riparo, al fresco".

Tutto qui, dunque, per quanto concerne il ritorno di Mourinho nella Città Eterna.

Prima di ieri, le sue ultime immagini risalivano al 31 maggio scorso e al furioso battibecco con l'arbitro inglese Taylor.

Successivamente, il saluto ai tifosi, domenica 4 giugno, al termine della gara con lo Spezia, sino a giungere a ieri, quando il Vate di Setubal, oltre a confermare la sua pienezza dei poteri sulla panchina giallorossa, ha ribadito quanto sia imprescindibile lavorare.

Lavorare in vista di una stagione in cui tentare l'approdo in Champions League, per poi, perché no, cercare di vendicare lo sgarro di Budapest, in Europa League.

Sogni e aspirazioni di un Mourinho che si appresti a dare il benvenuto ad Aouar e Ndicka, mentre dalle parti di Trigoria non ritroverà i vari Tahirovic, Missori, Volpato e Kluivert, calciatori ceduti altrove per dare vita al tesoretto.

Quel tesoretto fondamentale per mettere a segno i colpi che verranno.

Colpi che dovranno rafforzare alcuni reparti e in particolar modo quello offensivo.

Passi per il riscatto di Llorente, in difesa, e per il prolungamento di contratto di El Shaarawy, la Roma che verrà è alla ricerca di un centravanti famelico.

Uno come, per intenderci, Morata o Scamacca, considerando, altresì, il grave, e lungo, infortunio occorso ad Abraham.

Ed allora, zero chiacchiere e zero proclami per non chiudere anche la prossima stagione con zero "tituli".

La Capitale riabbraccia Mou, fra il caldo torrido e l'afa a far da preludio al duro lavoro, necessario, per tornare protagonisti, cancellando amarezze, squalifiche e rigori malevoli, tristi immagini di un epilogo funesto.

Lorenzo Cristallo 

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