“LEGGENDE DI UN TEMPO CHE NON TORNERA’’”

12.06.2023

Ore di riflessione, per me.

Seduto, penso a come passi il tempo.

Trascorre, sfogliando pagine che, poi, non torneranno più.

Soddisfazione nell'averle godute e vissute.

Magnificenza da parte di chi, solo leggendo, abbia percorso, nella mente, sentieri accecanti e coinvolgenti.

Personaggi del calcio che ci lasciano.

Lasciano in eredità, ricordi imponenti, importanti.

Strade invalicabili per molti, per tanti.

Non per loro.

Per gli eroi di questo sport.

Uomini capaci di dare spessore, lustro, qualità, al nostro calcio, al nostro campionato.

Silvio Berlusconi, Paolo Rossi, Sinisa Mihajlovic, Gianluca Vialli, Diego Armando Maradona.

Messi lì, in ordine sparso, tutti con la loro importanza.

Numeri 10 o numeri 1, in un ampio scacchiere in cui non tutti siano stati uguali.

Loro diversi dagli altri.

Loro leggende.

Altri, no.

Un po' come parafrasare la Cena degli Dei, personaggi dal carisma ineguagliabile, dall'impatto enorme.

Figure divenute popolari per meriti acquisiti.

Sul campo o dietro la scrivania.

Fra idee innovative e visionarie.

Fra colpi di genio, magie e gol epocali.

Personaggi dalla personalità acuita.

Personaggi dal temperamento impareggiabile.

Qualità di pensiero, saggezza, spinta e resilienza.

Ognuno di loro ha fornito il suo elevato contributo al nostro calcio.

Al fine di renderlo migliore.

Al fine di renderlo motivo di vanto e orgoglio, per tutti noi.

Al di là della fede calcistica.

Al di là del consueto spirito di appartenenza.

Eccellenze.

Erano eccellenze.

E sarebbe bello immaginare, come, quest'oggi, Maradona, Rossi, Mihajlovic e Vialli abbiano dato il benvenuto al Presidente.

A Silvio Berlusconi.

Ideatore di quel calcio a bollicine, vincente, da esportazione, prodotto fruibile ed elegante.

Geni dal passato incancellabile.

Geni di cui il presente debba fare a meno.

Personaggi di elevata caratura, oserei dire inarrivabili.

Gente che, seppur da percorsi diversi, da storie diverse, abbia incarnato aspetti della società.

Di quella società che crede e realizza i sogni.

Di quella società aggrappatasi a loro, per sperare, per esultare, per sentirsi un po' come loro.

Vincenti.

Nello sport e nella vita.

Passando fra strettoie, curve anguste, dovendo fare i conti, al termine, con la malattia.

Passaggio, quasi, obbligato, che non può, però, offuscare vite tramute in leggenda.

Lorenzo Cristallo

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