“LAUT’ORO”

30.04.2023

Nel segno di Lautaro, nel segno di una scossa ricevuta nella ripresa.

Vince l'Inter e lo fa di rimonta, al cospetto della Lazio.

3-1 il punteggio finale, nel lunch match della trentaduesima di A.

La banda di Simone Inzaghi dopo il trionfo di Empoli, di una settimana fa, e la qualificazione in semifinale di Coppa Italia, mercoledì scorso, supera i biancocelesti, inanellando, quindi, la seconda vittoria di fila, in campionato, spingendosi al quarto posto, a quota 57, a braccetto con Milan e Roma.

Torna, quindi, a sorridere, la Beneamata, fra le proprie mura amiche, dopo l'ultima vittoria, in A, al Meazza, risalente al 5 marzo scorso, in occasione del 2-0 inflitto al Lecce.

In quel caso furono Mkhitaryan e Lautaro a decidere il match.

Questa volta, l'armeno è stato tra i più pericolosi nel primo tempo, vedendosi annullare, tra l'altro, un gol, per posizione di offside di Correa.

L'argentino, invece, subentrato al 61', piega la difesa avversaria attraverso una doppietta realizzata al 77' e al 90'.

Nel mezzo la firma di Gosens – anch'egli entrato a gara in corso – abile, in acrobazia, a capitalizzare un assist, perfetto, di Lukaku.

Tuona, quindi, l'Inter.

E lo fa nel momento clou della stagione. In un 30 aprile che aprirà i battenti ad un maggio irresistibile, fra campionato, finale di Coppa Italia e soprattutto la doppia semifinale di Champions League, contro il Milan.

Appuntamenti importanti, sia per blindare l'accesso alla prossima Champions e sia per provare a portare a casa un ulteriore trofeo, oltre alla Supercoppa Italiana conquistata nel gennaio scorso.

Finale di Coppa Italia, al cospetto della Fiorentina, e quella finalissima di Istanbul, capace di donare energie ed entusiasmo, imprevisti alla vigilia di questa stagione.

La truppa interista ha avuto, dalla sua, una serie di opportunità, al fine di cancellare il provvisorio vantaggio biancoceleste, firmato da Felipe Anderson, al 30'.

Un po' l'abilità di Provedel, un po' una spiccata imprecisione sottoporta, abbiano fatto sì che la squadra allenata dall'ex, Simone Inzaghi, solo al 77', attraverso un Lautaro, sostenuto a gran voce dalla tifoseria nerazzurra, potesse ribaltare una situazione di svantaggio.

Per quanto concerne, invece, la Lazio, pomeriggio da dimenticare.

Al netto dell'errore di Acerbi, capace di favorire il gol, come detto, realizzato da Felipe Anderson, ben poco, gli aquilotti, abbiano proposto per impensierire i padroni di casa.

Un'opportunità di Immobile, anch'essa scaturita da uno scivolone di Francesco Acerbi, ed una chance nella ripresa, abbiano rappresentato le rare opportunità in cui solleticare la resistenza di Onana.

I capitolini, quindi, incappano nel secondo ko di fila, inchiodandosi al secondo posto in classifica, a quota 61, con il rischio che, stasera, in caso di successo della Juventus, a Bologna, possano essere sorpassati dai bianconeri.

Con i tre gol incassati, quest'oggi, poi, la difesa biancoceleste smarrisce lo scettro di retroguardia migliore del torneo, e peserà in vista della gara di mercoledì sera, contro il Sassuolo, la squalifica di Alessio Romagnoli, ammonito al 98'.

E da adesso i riflettori saranno, tutti, puntati sul Maradona di Napoli.

Azzurri chiamati a battere la Salernitana, al fine di blindare, aritmeticamente, la conquista dello scudetto.

In una domenica diversa dalle altre.

In una domenica che si appresti ad entrare, di diritto, nel novero di quelle giornate in grado di riscrivere la storia del calcio del nostro Paese.

Lorenzo Cristallo

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