“LA STORIA CAMBIA”

La storia cambia, sì, ma non può essere cancellata.
Né cancellata e né dimenticata, la dinastia dei Maldini.
Cognome pesante, storia importante, che dopo 69 anni esce di scena dal club rossonero.
Dal 1954, data dell'approdo di Cesare Maldini nel Milan, sino a ieri, quando con l'ufficialità di Daniel Maldini, per l'appunto, in prestito con diritto di riscatto e controriscatto a favore dei rossoneri, si chiude una parentesi lunghissima e significativa.
Una parentesi caratterizzata da scudetti, coppe e titoli, da partite entrate nella storia.
Narrazione di una famiglia speciale.
Una famiglia che ha vissuto i colori rossoneri fra campo, panchina e scrivania.
Cesare e Paolo con la fascia al braccio, Daniel con l'etichetta del predestinato.
Ed invece, tutto cambia.
Tutto cambia con Daniel, come detto, ceduto in prestito all'Empoli e con papà Paolo, invece, fuori dai quadri dirigenziali.
E' di oltre un mese fa, quella porta sbattuta in faccia all'ex direttore dell'area tecnica.
Cesare, Paolo e Daniel: protagonisti di un romanzo che nessuno, però, riuscirà mai a scalfire.
Cesare Maldini, in rossonero, dal 1954 al 1966, con l'acuto della prima Coppa dei Campioni vinta nel 1963.
A seguire, poi, anche nelle vesti di allenatore, ma non con le medesime fortune che riuscì a scrivere in campo, da calciatore.
Paolo, invece, a difendere la causa del Diavolo dal 1984 al 2009, sino a diventarne, come accennato prima, direttore dell'area tecnica.
Ed infine Daniel, il giovane Daniel, figlio di Paolo e nipote di Cesare.
Nella prima squadra del Milan dal 2019 al 2022, uno scudetto nel suo palmares e quel gol, allo Spezia, nel settembre del 2021, nell'anno, per l'appunto, del tricolore.
Successivamente il prestito, proprio, tra le fila dei liguri ed ora l'Empoli.
Da questa stagione nessun Maldini comparirà nell'organigramma della società di Via Aldo Rossi.
Né nei quadri dirigenziali e né nella rosa a disposizione di Stefano Pioli.
Uno tsunami, un vento di bora ad annichilire i sentimenti di riconoscenza e gratitudine verso un cognome diverso dagli altri.
Un cognome che voglia dire storia e tradizione.
Storia e tradizione rossonera.
Dai colori in bianco e nero, della tv, a trasmettere le gesta dell'indimenticabile Cesare, per poi passare allo splendore degli anni '90 con Paolo, sino ad approdare nell'epoca attuale, quella delle Smart tv, con Daniel.
Maldini in eterno, ma esclusivamente nei libri di storia.
Ad oggi, a Casa Milan, solo piacevoli ricordi, ma null'altro che possa ricondurre a loro.
Lorenzo Cristallo