“LA SCALATA PERFETTA”

23.05.2023

Da domani, il via alla scalata perfetta.

O a quella che potrebbe divenire, la scalata perfetta.

Finale di Coppa Italia contro la Fiorentina.

Finale di Champions, nel Bosforo, al cospetto del Manchester City.

In bacheca, già, una Supercoppa Italiana, ed un terzo posto in classifica, in campionato, al fine di garantirsi l'accesso alla Champions che verrà.

Nel frattempo due coppe nel mirino.

Proprio come la Viola.

Nel caso dei toscani, coppa nazionale e Conference League.

La truppa di Simone Inzaghi, invece, punta al bis, con la Coppa tricolore, per poi rinverdire fasti inchiodati a 13 anni fa, con quella Champions attraente, avvolgente e ammaliante, che compare da lontano.

Intanto, domani sera, urge la prestazione perfetta.

Quella con l'onze de gala, l'Inter che abbiamo applaudito nell'Europa dei grandi, e l'Inter, altresì, in grado, in Coppa Italia, di estromettere, Parma, Atalanta e Juventus, giungendo nella Capitale con i favori del pronostico.

Tuttavia la sfida sarà più equilibrata di ciò che si possa pensare.

In campionato, fra Beneamata e Fiorentina, una vittoria a testa, mentre, più in generale, la truppa guidata da Vincenzo Italiano abbia dimostrato di possedere doti da mettere in affanno qualsiasi rivale, specialmente nelle sfide da dentro o fuori.

Sfide da dentro o fuori, però, specialità della casa, altresì, dalle parti di Simone Inzaghi.

Nerazzurri che, in Champions, abbiano eliminato compagini come Porto, Benfica e Milan, e che domani tenteranno l'assalto alla seconda coppa di stagione, in palio.

Supercoppa e Coppa Italia per ripetere le gesta dello scorso anno, ed infine la Champions.

La maestosa e inaspettata - alla vigilia di questa edizione - finale di Istanbul.

Ma a questo si penserà più in avanti.

Domani toccherà al miglior undici, ai miglior Lautaro, Dzeko, Barella, Calhanoglu, Bastoni ed Handanovic – alla sua ultima finale in nerazzurro – superare la Fiorentina, per tingere con i propri colori un mercoledì romano di fine maggio.

Impresa che, l'uomo di coppa, Simone Inzaghi, sappia bene come materializzare.

Come materializzare in quello stadio – l'Olimpico – che lo vide artefice di successi capaci di catapultarlo all'ombra della Madonnina.

Lorenzo Cristallo 

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