“LA POLVERIERA E’ ESPLOSA”

Non poteva fare strada questo Portogallo.
Non poteva farla la Nazionale e, con essa, non poteva proseguire il cammino di Cristiano Ronaldo verso la grande ambizione.
Ambizione ed ossessione che hanno camminato a braccetto, nel contesto di un Qatar da ultima resa.
Spedizione qatarina in cui siano volati stracci.
Spedizione con Fernando Santos che volta le spalle a CR7.
CR7 che osserva i suoi compagni dalla panchina, entra sul finale - contro la Svizzera -, entra ad inizio ripresa - contro il Marocco -, senza mai incidere concretamente.
Ed infine le lacrime.
Le lacrime di chi abbia capito che nella sua dorata e florida bacheca, mai, e poi, mai, entrerà a farne parte la coppa del mondo.
Coppa inseguita, corteggiata. Coppa come ultimo stadio dopo lo strappo con la Juve, il matrimonio mai decollato con il Manchester United, le liti con Ten Hag e Fernando Santos, mentre la sua compagna, Georgina, dissemina, di qua e di là, ulteriori mine esplosive.
Istantanea di un Cristiano Ronaldo all'ultima fermata.
Campione dai numeri inarrivabili, giunto al capolinea.
Al capolinea di un viaggio fatto di gol a ripetizione, coppe, trofei e ben 5 palloni d'oro.
Un'eccellenza sul rettangolo verde.
Una macchina da soldi per chi ne curi gli interessi economici.
Piccolo dettaglio, però: l'epilogo è stato mal gestito.
Mal gestito in Premier ed altrettanto mal gestito in Nazionale.
Ronaldo convinto di essere ancora la primadonna, sia fra i Red Devils che nel Portogallo, assumendo un ruolo che abbia indispettito buona parte dei suoi compagni, gli allenatori in questione, la stampa ed una larga fetta di tifosi.
Ed allora il congedo, sulla falsariga di quanto esposto, non poteva che consumarsi in solitaria, in lacrime, nel tunnel dell'Al-Thumana Stadium, con il Marocco in festa, incredulo di aver messo in ginocchio il gigante.
Quel gigante, ad oggi, mal sopportato da tutti.
Quel gigante attento e focalizzato solo su sé stesso.
Quel gigante capace di andare a segno in 5 campionati del mondo consecutivi, senza, però, aver avuto il privilegio di crogiolarsi del titolo di campione.
All'ultima curva la polveriera è esplosa.
Scintille fra Fernando Santos e Ronaldo.
Scintille al culmine di una carriera diventata troppo ingombrante, forse, anche, per lo stesso CR7, incapace di scindere i fasti passati dai tonfi più recenti.
Lorenzo Cristallo