“LA JOYA DI ESSERE CAMPIONE DEL MONDO”

E' atterrato, ieri, nella Capitale.
Alle spalle, i fasti sfavillanti di Doha, dinnanzi, le nuove sfide a tinte giallorosse.
E' tornato a Roma con i galloni da campione del mondo.
Ad onor del vero, un contributo non sostanzioso, ma puntuale nel momento giusto.
Come in occasione del penalty realizzato nella sequenza decisiva contro la Francia.
Un lampo entrato nella storia, nel contesto di un Mondiale trascorso all'ombra di Messi.
Ora, però, è la Lupa ad assumere il sopravvento nei suoi pensieri.
Fare meglio della prima metà, è l'imperativo d'obbligo.
Un infortunio sgradito che abbia messo a serio rischio la sua partecipazione in Qatar, gli ultimi squilli nel match contro il Torino, del 13 novembre scorso, ed ora il Bologna all'orizzonte.
Felsinei da affrontare in un Olimpico sold-out.
Sintomo di una piazza giallorossa che spinge e crede nel quarto posto.
E poi l'Europa League e la Coppa Italia, competizioni da non snobbare, per far sì che la vittoria in Conference, di qualche mese fa, non resti un bagliore nel deserto.
Mourinho, quindi, riabbraccia la Joya, tornato in anticipo rispetto alla tabella di marcia, per rimettersi in forma, ritrovando il feeling con i suoi compagni in giallorosso.
E' questa la mission per l'argentino campione del mondo.
Prendere per mano la Roma, conducendola verso cime ambiziose.
Un Dybala che vorrà far meglio dei 5 gol, sin qui, messo a segno in campionato, oppure dei 2 in Europa League.
Ringraziare per l'affetto e l'amore ricevuto nel corso di questi mesi, attraverso prestazioni sontuose e da leader.
Riaccendere le luci su di sé, come nel bagno di folla, a lui tributato, nella sera del 26 luglio, quando nel quartiere Eur della Capitale, la Joya venne consacrata star inarrivabile.
Adesso è campione del mondo, e su di lui le aspettative si fanno ancor più elevate.
Eppure, con l'umiltà di sempre, Dybala è tornato in gruppo, mettendosi a disposizione dello Special One.
La coppa del mondo nessuno la cancellerà mai, eppure, il presente, sposta l'orizzonte sulla Roma, sulla Lupa e su una truppa giallorossa che confidi in lui, per lasciarsi alle spalle i sali e scendi di una prima metà, caratterizzate da qualche luce e troppe ombre.
Lorenzo Cristallo