“ITALIANI BRAVA GENTE”

05.12.2022

Non cambiamo mai.

Ascoltiamo poco, leggiamo ancor meno, parliamo molto, e spesso a vanvera.

Fotografia di un Paese abile nel dividersi, invidiabile nell'ergere falsi paladini, astuto nel puntare il dito.

Che il calcio italiano versi in una difficile, anzi, critica, situazione, sia innegabile e alquanto lapalissiano, eppure l'opinione pubblica, con l'avallo di stampa e media, inquadra in un solo club l'origine di tutti i mali.

L'inchiesta portata avanti dalla Procura di Torino, l'inchiesta denominata "Prisma", è sviscerata quotidianamente attraverso intercettazioni che vedano protagonisti gli ex esponenti del c.d.a. della Juventus.

Dalle parole di Andrea Agnelli, a quelle di Pavel Nedved, passando per Arrivabene, sino a giungere alle perplessità tecniche di Massimiliano Allegri.

Un guazzabuglio di documenti nascosti e conti gonfiati, su cui la Magistratura vaglierà e assumerà una decisione.

Nel frattempo, il bubbone rischia di allargarsi. Di allargarsi ad altre società di calcio, con il Ministro dello Sport e dei Giovani, Andrea Abodi, che richiama tutti alla massima attenzione, presentando, quest'oggi, nella Sala d'onore del CONI, il nuovo Codice di giustizia sportiva, affinché il mondo del calcio - tutto - si tiri fuori da questa empasse.

Un mondo travolto da debiti, conti in disordine, sotterfugi, plusvalenze gonfiate e costi sottratti dai bilanci, su cui accendere i riflettori.

Tuttavia, in tanti siano già pronti ad emettere sentenze.

Sentenze "ad minchiam" come avrebbe detto il compianto Franco Scoglio.

Senza competenze, senza accertarsi dei fatti, ma con il sangue negli occhi e la bava alla bocca nel momento in cui spunti il nome della Juventus.

Se saranno punti di penalizzazione o se sarà un'ammenda pecuniaria, questo lo sapremo fra qualche mese, nel frattempo si ipotizzano scenari nefasti per la Vecchia Signora, come per ripulirsi la coscienza.

Come a dire: paghi la Juve per tutte, e il mondo del calcio italiano verrà ripulito dal marciume.

Piuttosto, non è che la Procura di Torino lavori in maniera molto più capillare rispetto ad altre procure d'Italia?.

Non è che gli scheletri dentro l'armadio siano all'interno di altre stanze dei bottoni di molte società, che pensino di farla franca, nascondendosi dietro le effigi di richiamo di Andrea Agnelli, Pavel Nedved e soci?.

In casa Juve chi ha commesso irregolarità è giusto che paghi.

Punto.

Ma non è da escludere un effetto a valanga, anzi, un effetto tsunami, su tutti coloro che giurino di appartenere, e in molti casi, di sostenere, club e società immacolate e vergini.

Perché siamo tutti un po' giudici.

Perfetti, inappuntabili nel sentenziare in casa altrui.

Molto più miopi nell'osservare da vicino ciò che ci riguardi.

Ma cosa volete che sia: siamo italiani.

Italiani brava gente.

Forse.

Di sicuro saccente e costantemente inadeguata.

Lorenzo Cristallo

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