“INTER-CITY LIFE”

Le lancette dell'orologio scandiscono l'attesa.
L'attesa, l'ansia, l'adrenalina.
Sabato si avvicina, e con esso un carico emotivo senza eguali.
La Milano nerazzurra da 13 anni, non trascorreva una settimana del genere.
Tappa d'avvicinamento alla finalissima di Istanbul.
Champions League, ed un colosso da sovrastare.
Il Manchester City.
Squadra alla ricerca del Treble.
Premier League, FA Cup, e…?. Champions League.
Guardiola è stato chiaro: senza la vittoria della coppa dalle grandi orecchie, la stagione di Haaland e compagni non sarà stata entusiasmante.
Affermazione capace di misurare il grado di competitività e di ambizione dei Citizens.
E l'Inter?.
L'Inter non resterà a guardare.
Appiano Gentile, centro nevralgico delle mosse anti-Manchester City.
Simone Inzaghi ha le idee chiare, o quasi.
Pochi ballottaggi.
Probabilmente quello creato dalla stampa, fra Dzeko e Lukaku.
Uno dei due, dal primo minuto, accanto al "Toro" Lautaro.
E poi c'è Mkhitaryan sulla via del recupero.
Sarà lui, dall'inizio, a dettare i tempi a centrocampo?. Oppure spazio a quell'Epic-Brozo, a segno nell'ultima di campionato?.
Una Supercoppa italiana ed una Coppa Italia già in bacheca.
Un terzo posto in serie A, capace di garantire l'accesso alla Champions che verrà.
Eppure i radar siano posizionati tutti lì, su Istanbul.
A 5 giorni dal grande evento.
Quello in cui, nessuno, alla vigilia della stagione, avrebbe inserito l'Inter fra le contendenti.
Da underdog, però, la Beneamata ha bussato più di un colpo, durante questo cammino continentale.
Il secondo posto nel girone, Porto e Benfica estromesse, Milan messo in un angolo.
Ed ora?.
Ed ora l'ultimo squillo, quello più fragoroso, quello per infrangere ogni limite, per sfrecciare più veloce, anche, di un InterCity.
Lorenzo Cristallo