“IN SERBO, GRANDI MANOVRE”

13.06.2023

Tutto ruoti attorno alla figura di Milinkovic-Savic.

Il serbo, per poi avere in serbo grandi sorprese.

Innesti di mercato, per una Lazio catapultata su grandi palcoscenici.

O forse, sarebbe meglio dire, una Lazio che, con qualità e merito, sia approdata laddove tutti, in casa biancoceleste, sperassero.

Aquilotti in Champions League, e perché no, aquilotti nella Final Four della Supercoppa italiana.

Un secondo posto in campionato – miglior risultato, sin qui, nella gestione Lotito – e tanti applausi per quel Sarri ball capace di entusiasmare la piazza, in molte occasioni.

Ora, però, è tempo di guardare al futuro.

Congedatasi da Igli Tare, la Lazio è chiamata a migliorare la sua rosa, o perlomeno a fornire a Maurizio Sarri quell'ampio ventaglio di scelte, che, nella scorsa stagione, sia venuto meno.

Le uscite di scena nelle coppe, presumibilmente a ciò facesse riferimento.

Ad una Lazio per nulla costruita per competere su più fronti.

Nella stagione, invece, che si appresti ad iniziare, tutto questo non sarà consentito.

Non sarà consentito snobbare la partecipazione in Champions, riducendola a mero intralcio nel bel mezzo della settimana.

Ed allora occorrerà allestire una formazione competitiva.

Una formazione con volti nuovi, e di qualità, a partire, però, da un'uscita.

Dolorosa, ma preventivabile.

Quella del Sergente, Milinkovic-Savic.

Pedina d'oro che, in caso di cessione, permetterà ai biancocelesti di poter investire sul mercato.

I nomi che stuzzichino le attenzioni del tecnico toscano siano tanti, e tutti di prestigio.

Si passa da Parisi a Zielinski, per poi rimodellare e rinforzare il reparto avanzato, attraverso Mimmo Berardi e Arek Milik.

Calciatori che, indubbiamente, solletichino le fantasie dei supporters capitolini.

A patto, però, che parta Sergej.

Giocatore di valore, corteggiato da molti club illustri, su cui, Lotito, non sia in vena di effettuare sconti.

Ed insomma, una Lazio che, dopo lunghi anni d'attesa, vorrà competere ad armi pari.

Evitando di poter scegliere, fra campionato e coppe.

Lazio che ci ha preso gusto. D'altronde il secondo posto ottenuto in questo campionato non sia figlio della casualità o dei demeriti altrui.

Sia frutto, bensì, dell'ottimo lavoro svolto da Sarri, capace di valorizzare, al meglio, i suoi uomini.

Uomini divenuti giganti, capaci di imporre la propria superiorità di fronte a molte big della nostra serie A.

Ora, però, bisognerà non fermarsi, non accontentarsi.

Mettendo in serbo delle novità.

Novità che potrebbero tramutarsi in realtà, serbo permettendo.

Lorenzo Cristallo

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