“IN CADUTA LIBERA”

16.04.2023

Partiamo con i numeri.

Undicesima sconfitta dopo 30 giornate di campionato, quarto ko nelle ultime 5 sfide di A.

A San Siro, tre cadute consecutive e tutte attraverso lo stesso punteggio, ossia quello di 0-1.

Quinto posto in classifica, momentaneamente fuori dalla zona Champions, a -2 dal Milan quarto.

E poi l'attacco, o meglio gli attaccanti.

L'ultimo gol di Romelu Lukaku, su azione, risale alla prima di campionato, in casa del Lecce.

Correa non segna, in A, da ottobre scorso.

Dzeko non segna, in A, da gennaio scorso.

Lautaro non segna, in A, da marzo scorso.

Occasioni create, tante. Vittorie zero e tanti, tantissimi musi lunghi.

Anche ieri, con il Monza, oltre 70.000 spettatori di fede nerazzurra, sconcertati dinnanzi ad una performance della Beneamata, in cui, nel primo tempo abbia creato poco o nulla, controllando agevolmente l'avversario, per poi sciupare qualche chance di troppo nella ripresa, subendo la rete a firma di Caldirola, al 78'.

Lo stesso Caldirola, cresciuto nelle giovanili dell'Inter, che, nella gara d'andata, quasi sul gong, con la complicità di Dumfries, fissò il punteggio sul 2-2.

E così, Simone Inzaghi deve fare i conti con l'ennesima "provinciale" che sottrae punti ai nerazzurri.

Monza che va a sommarsi al Bologna, allo Spezia, alla Sampdoria, all'Empoli, all'Udinese, istantanee di un campionato deludente e ampiamente al di sotto delle aspettative.

C'è la Champions, però, all'orizzonte.

Una gara di ritorno, valevole per i quarti di finale, che veda l'Inter in vantaggio di due reti sul Benfica.

Benfica che, ieri, abbia inanellato la seconda sconfitta consecutiva nel proprio campionato, riducendo a 4 i punti di vantaggio dal Porto, secondo.

Aquile rosse, quindi, anch'esse non propriamente nel miglior momento della stagione.

Ed allora, al fine di non lasciarsi sfuggire la ghiotta possibilità di accedere in semifinale, la Beneamata dovrà riproporre l'inappuntabile performance andata in scena al Da Luz.

Quando l'Inter abbia palesato personalità, idee chiare, capacità di difendersi e di saper pungere.

Insomma, le notevoli qualità di una compagine che abbia dimostrato di sapersi imporre, con autorevolezza, in quel di Lisbona.

Solo così, la Beneamata potrà donare adito ad un cammino arrembante, e senza sbavature, in ambito europeo, provando a cancellare, altresì, un percorso in campionato, sin qui, ben poco entusiasmante.

Numeri al ribasso, palloni gettati alle ortiche e attaccanti dalle polveri bagnate.

Fotografia di una squadra, impetuosa in Champions ma assai arruffona e vulnerabile fra i propri confini nazionali.

Idiosincrasia a tinta nerazzurra.

Lorenzo Cristallo

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