“IL VIRTUALE, BELLO, COME IL REALE”

03.04.2023

C'è un'inedita sensazione in casa Juventus.

E' come se due mondi paralleli si accarezzassero e baciassero.

Uniti, mano nella mano, entrambi belli, entusiasmanti. Entrambi capaci di lasciare una suspense in vista dell'immediato futuro.

Juventus: storia di un grande amore, ma anche di una stagione particolare.

Travagliata, turbolenta. Sul campo e fuori dal campo.

Eppure, giunti a inizio aprile, siamo al cospetto di una squadra che domani sera affronterà l'Inter, nel match d'andata valevole per le semifinali di Coppa Italia.

Bianconeri che giungono a questa sfida in una condizione psicologica nettamente migliore, rispetto a quella della Beneamata.

E poi Juve attesa, fra qualche giorno, dal primo round, nel doppio confronto di Europa League, al cospetto dei lusitani dello Sporting Lisbona, dove in palio vi sarà l'approdo in semifinale.

Eppure il mondo parallelo, immerso tra virtuale e reale, luccichi in campionato.

Nonostante i 15 punti di penalizzazione inflitti, lo scorso 20 gennaio, dalla Corte Federale d'Appello, nel contesto del caso "Plusvalenze", la truppa guidata dal conte Max è settima, a quota 44, a -6 dal quarto posto occupato dalla Roma.

Addirittura con 15 punti in più, saremmo al cospetto di una Vecchia Signora seconda in graduatoria, con 59 punti all'attivo.

Reduci da 7 vittorie nelle ultime 8 partite disputate, e con il vanto di aver inanellato 17 clean sheet, in campionato, Di Maria e compagni avranno il compito di fare il meglio possibile, a partire da domani sino al prossimo 16 aprile, giorno in cui i bianconeri affronteranno, in campionato, il Sassuolo, per poi attendere l'esito della decisione che assumerà il Collegio di Garanzia del CONI, il 19 aprile, quando sapremo se la Juve riavrà a disposizione i 15 punti di penalizzazione, o meno.

Nel frattempo, i due mondi, quelli di una Juventus virtualmente seconda, ma realmente settima, si accarezzino, si sfiorino, si tengono per mano.

Con forza, tenacia, caparbietà e spirito indomito.

Coraggio e orgoglio manifestati sul campo.

Non attraverso un gioco scintillante, ma pur sempre con determinazione.

Anche senza quelle stelle – Pogba su tutti – chiamati, alla vigilia di questa stagione, a tracciare un sentiero da primi della classe.

Così non è stato, ma questi due emisferi paralleli si corteggiano, sperando di intraprendere un unico percorso.

Lorenzo Cristallo

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