“IL TACCO DI VALENTINA”

Juventus a due facce.
Quella felice del campionato, quella reduce dal 2-0 ai danni del Torino, quella con 17 punti in classifica, al pari della Fiorentina, a -4 dal Milan capolista.
E poi il volto rabbuiato di chi abbia preso atto della positività al doping di Paul Pogba e che sia stata colta di sorpresa dall'ammissione di responsabilità da parte di Nicolò Fagioli, in merito alle accuse di scommesse illecite.
Ed insomma, attraverso questo quadro a doppie tinte, la Juve di Max Allegri si appresta ad affrontare la sosta per le Nazionali, in attesa della ripresa del campionato, con il big match del 22 ottobre, a San Siro, contro il Milan.
Ed allora, di tutto questo, e molto altro, parleremo, quest'oggi, nella rubrica, IL TACCO DI VALENTINA, in compagnia della giornalista Valentina Triccoli.
-Ciao Valentina. Il derby della Mole si è tinto di bianconero. Gatti e Milik decidono la stracittadina. A margine di questa vittoria e dei 17 punti dopo 8 giornate, qual è il tuo giudizio sulla Juventus?.
Per la gioia dei tifosi juventini, il derby si è tinto di bianconero. Nei primi 45 minuti non è accaduto nulla di trascendentale, mentre nella ripresa è la Vecchia Signora ad accelerare. La Juventus conquista tre punti attraverso il minimo sforzo, approfittando, tra l'altro, di due uscite a vuoto di un rivedibile Milinkovic-Savic. Tuttavia, l'aspetto più importante è cha i bianconeri si siano avvicinanti, ulteriormente, all'Inter, con la speranza, poi, in vista delle prossime gare, di avere, nuovamente, a disposizione Vlahovic e Chiesa al fine di ritrovare un calcio di qualità.
-Federico Gatti: dal goffo autogol contro il Sassuolo alla rete nel derby, capace di spezzare l'equilibrio. Dal punto di vista della personalità, il difensore bianconero ti appare pronto per parare le critiche e nell'accogliere, contestualmente, i commenti positivi?.
Beh, che dire. Nelle prime battute di gioco si vedeva che soffriva, ancora, per l'autogol commesso contro il Sassuolo. Poi è arrivata la sua rete, che a mio avviso non sia stata un caso. Un destino incredibile, quello di Gatti, al suo primo centro in un derby. Lui, nato a Rivoli da una famiglia totalmente di fede granata. A mio giudizio non poteva esserci risposta migliore nei confronti delle critiche. Gatti incarna, perfettamente, quello che è lo spirito della Vecchia Signora. Certo, non sarà Bonucci o Barzagli, ma non gli manca la personalità ed è capace di farsi trovare pronto nelle occasioni più importanti.
-Moise Kean è tra i convocati del c.t. Luciano Spalletti, in vista delle gare di qualificazione per l'Europeo del 2024, contro Malta e Inghilterra. Pensi che l'attaccante juventino, questa volta, possa riuscire nell'intento di non deludere le aspettative del commissario tecnico azzurro?.
Lo spero assai, sia per Kean che per la Juventus. Come ho dichiarato in passato, Moise è un ragazzo dotato di ottime potenzialità, seppur giocare in Nazionale non sia la stessa cosa che giocare in un club. Tuttavia se Spalletti lo abbia convocato, è perché ha visto cose interessanti ed è intenzionato a concedergli fiducia. Spero che questa volta non tradisca. Kean non potrà che apprendere e crescere, attraverso i dettami di un c.t. come Spalletti.
-Arek Milik al secondo gol consecutivo, in campionato, fra le proprie mura amiche. Cosa ti ha colpito, in particolare, del centravanti polacco, abile nel non far rimpiangere un Dusan Vlahovic sulla via del recupero?.
Milik si è rivelato decisivo per portare a casa tre punti fondamentali in una gara importante, qual è il derby. Seppur, molto spesso, etichettato come non decisivo o tutt'altro che imprescindibile, Milik stia, gradualmente, smentendo tutti. Una piacevole sorpresa, quindi. Giocatore versatile, tutto cuore e polmoni, credo possa esser utile nel corso della stagione. Di sicuro, poi, è un campione d'umanità, considerando il bellissimo gesto di cui si è reso protagonista, correndo ad abbracciare un anziano tifoso, per la prima volta allo stadio. Prima di essere campioni in campo, bisogna esserlo nella vita. Regola, a mio avviso, fondamentale.
Lorenzo Cristallo