“IL TACCO DI VALENTINA”

30.09.2023

Juventus reduce dal successo casalingo contro il Lecce.

Bianconeri non entusiasmanti, a cui sia bastata la rete – discussa – di Arek Milik al fine di imporsi sul sorprendente Lecce.

Vecchia Signora, dunque, terza in classifica, a quota 13, a 2 lunghezze di distanza dal duo di testa, tutto meneghino, rappresentato da Inter e Milan.

All'orizzonte, poi, la gara di domani pomeriggio, ore 18, al Gewiss Stadium, al cospetto dell'Atalanta.

Bergamaschi con 12 punti, provenienti, però, da un ottimo ruolino di marcia, ossia di tre vittorie consecutive, fra campionato ed Europa League, senza, tra l'altro, subire gol.

Ed allora, di tutto questo, e molto altro, parleremo nella rubrica, IL TACCO DI VALENTINA, in compagnia della giornalista Valentina Triccoli.

-Ciao Valentina. Successo di misura della Juventus sul Lecce. Decide Milik, nel contesto di una gara non particolarmente emozionante e con qualche episodio dubbio, rivelatosi, poi, decisivo, al fine del risultato. Quali le tue considerazioni sulla partita?.

La Juve non brilla ma vince. Continua a non convincere questa Juventus. I continui up and down di inizio stagione lasciano presagire che manchi ancora qualcosa alla truppa di Allegri. Note positive per il solito Chiesa, sempre più anima di questo gruppo. Credo sia lui il perno su cui costruire la squadra del presente e del futuro. Tuttavia c'è ancora da lavorare. Resta da capire, però, quale sia il reale problema, nel senso: è realmente una rosa meno competitiva, oppure bisogna cambiare guida tecnica?. Questo è il vero dilemma. Vedremo se, nel frattempo, Allegri riuscirà a centrare l'obiettivo finale, ossia la conquista di un posto d'onore nella prossima Champions League.

-Match-winner: Arek Milik. Alla sua prima da titolare, in campionato, il polacco timbra il cartellino. Qual è il tuo giudizio sul numero 14 bianconero, al di là del gol siglato contro i salentini?.

Milik con una zampata sottoporta, regala la vittoria alla Juve. Di certo, tutto si possa dire tranne che non sia stato utile o che non abbia saputo sfruttare l'unica chance avuta a disposizione. La sua rete ha evitato, alla squadra, di subire la contestazione da parte del pubblico, motivo per cui, credo che il suo gol sia stato, in tal senso, provvidenziale. Ci sono pareri discordanti sul suo conto: c'è chi lo reputi una buona pedina e chi un giocatore medio. Personalmente non penso che possa rappresentare uno di quei calciatori particolarmente determinanti, ma comunque utile, capace di incidere quando chiamato in causa. Se dovesse trovare la giusta dimensione, Allegri potrebbe attingere, con costanza, sulle sue doti.

-Nel giro di tre giorni, dall'inferno al paradiso. Pesante ko rimediato con il Sassuolo, trionfo dal sapore di brodino, contro il Lecce. Come valuti la reazione da parte della squadra di Allegri?.

La reazione bianconera testimonia la voglia di guardare avanti, anche se c'è bisogno di lavorare. Delle lacune siano presenti e non possiamo pretendere che Chiesa o Vlahovic risolvano, sempre, la situazione. Allegri ha dichiarato, più volte, che l'obiettivo sia quello di giungere nel novero delle prime quattro in classifica, ed allora credo che la rosa sia stata costruite per raggiungere tale traguardo e non per vincere lo scudetto. Tuttavia, a scanso di scivoloni imprevisti, penso che la Juventus possa ottenere la qualificazione per l'Europa più nobile. Anche nella passata stagione, al netto della penalizzazione ricevuta, i bianconeri abbiano dimostrato di sapersi posizionare fra le prime quattro, ed allora staremo a vedere…

-Proiettiamoci sulla gara di domani pomeriggio contro l'Atalanta. Bianconeri al secondo big match di stagione, dopo quello vinto al cospetto della Lazio. Al Gewiss Stadium, però, la Juventus che avversario si troverà di fronte?. Quali i maggiori punti di forza della Dea?.

Espugnare il Gewiss Stadium non sarà, affatto, scontato. Quattro vittorie su sei gare disputate, questo lo score della Dea. Squadra pronta a vender cara la pelle, guidata da un allenatore esperto. Tale fattore – vale a dire quello dell'esperienza – si nota nella capacità di saper leggere le partite, effettuando, all'occorrenza, i cambi giusti. Per l'occasione, il Gasp, dovrà fare a meno di El Bilal Touré, Scamacca e forse di De Ketelaere, con il belga che, sin qui, ha ripagato con i gol, l'investimento effettuato. Per l'ex rossonero due reti ed un assist in quest'inizio di campionato. In avanti, sin qui, De Ketelaere e Lookman, supportati da Koopmeiners, hanno incarnato il ruolo di titolari nel reparto avanzato. Eppure, al Bentegodi, contro il Verona, anche Mario Pasalic, schierato, nel corso della ripresa, al centro del reparto offensivo, non ha sfigurato. Ed insomma, cos'altro dire se non che ci sarà da divertirsi.

Lorenzo Cristallo

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