“IL TACCO DI VALENTINA”

Passo indietro da parte della Juventus.
1-1 contro il Bologna e tante polemiche sull'arbitraggio di Di Bello.
A far discutere la mancata concessione del penalty a favore dei felsinei, per via del contatto in area, irregolare, di Iling-Junior su Ndoye, senza dimenticare, però, la spinta di Moro su Chiesa, nel primo tempo.
Tutto questo, nel contesto di un match che ha visto la Vecchia Signora soffrire dinnanzi alla vivacità degli uomini allenati da Thiago Motta, per poi aggrapparsi alla zuccata di Dusan Vlahovic, al fine di scongiurare una sconfitta che sarebbe stata mal digerita da tutto l'ambiente.
Domenica sera, invece, appuntamento al Castellani di Empoli, per riannodare il filo con la vittoria e per riprendere il cammino, evitando di lasciarsi sfuggire Milan, Napoli e Inter, già, a punteggio pieno.
Di tutto questo, e molto altro, parleremo, quest'oggi, nella rubrica, IL TACCO DI VALENTINA, in collaborazione con la giornalista Valentina Triccoli.
-Ciao Valentina. Juventus che ha palesato più di un passo indietro rispetto al successo di Udine. Contro il Bologna è terminata 1-1: quali le considerazioni in merito alla prestazione sfoderata dalla squadra di Allegri?.
Il giudizio a questa Juve?. Mi spiace, ma questa volta direi che non ci siamo. Voto 5. La squadra di Allegri non ha entusiasmato e ha mostrato, nel match contro il Bologna, un gioco non ancora non ben definito, seppur con qualche nota positiva. Chiesa e Vlahovic, gli unici a sacrificarsi al fine di dare il meglio, oltre a Timothy Weah. La Juve dovrà ripartire da ciò che le riesce meglio, ossia dal contropiede, cementando il gruppo. Quella forza del collettivo che aveva contraddistinto la "golden age" della Juventus di qualche anno fa e che ancora attendiamo di rivedere. Aspettiamo, dunque, i prossimi appuntamenti…
-Ha fatto molto discutere la decisione assunta dall'arbitro Di Bello di sorvolare sul contatto irregolare, in area, di Iling-Junior ai danni di Ndoye. Così come l'atteggiamento degli assistenti Var, i quali non hanno richiamato l'attenzione del direttore di gara. Come giudichi tale episodio che, in qualche maniera, ha condizionato l'esito finale del match?.
L'episodio del mancato rigore, a favore del Bologna, è uno di quei fatti sgradevoli che non facciano altro che far rispuntare vecchi scheletri mai riposti nell'armadio. Dopo le buie vicende bianconere del passato, speravo di non dovermi confrontare con - anche il solo timido sospetto - di presunti favori arbitrali. Ed invece, eccomi qui. Il mancato rigore intenzionalmente ignorato sia dall'arbitro che dal Var, avrebbe, con tutta probabilità, cambiato l'esito finale. Comprendo perfettamente lo sgomento e l'amaro sfogo dell'amministratore delegato del Bologna, Fenucci, che ha definito l'episodio, allucinante, per poi parlare di errore clamoroso e insopportabile. Di Belli, infatti, sconterà un mese e mezzo di stop per tale defaillance. Come si suol dire: "La giustizia, prima o poi, fa sempre il suo corso".
-Dusan Vlahovic di nuovo a segno. Dopo il rigore realizzato contro l'Udinese, ecco la zuccata con cui ha freddato Skorupski. Quanto è fondamentale la presenza, in attacco, del centravanti serbo?.
Come accennato in precedenza, la presenza di Vlahovic è fondamentale per quanto riguarda la fase offensiva juventina. Il serbo è, ad oggi, fra le poche garanzie nel gioco di Allegri e, tra l'altro, l'unico in grado di graffiare. Puntare su di lui è sicuramente una buona idea, ma ripeto: la Juventus, per anni, ha fatto leva sull'importanza del collettivo, ed è su questo che bisognerà lavorare. Le basi, per fare bene, ci sono.
-Paul Pogba schierato, in campo, per 31 minuti, fatica ad incidere nella manovra bianconera. A tuo avviso, se non dovesse far fronte ad inaspettati infortuni, pensi che il francese possa rappresentare una freccia importante, e decisiva, nell'arco di Massimiliano Allegri?.
Paul Pogba: un nome, un enigma. Il francese, per anni, è stato considerato il "golden boy" bianconero. Le potenzialità, ovviamente, non le ha smarrite. Pogba è un calciatore dotato di buone capacità tecniche e che conosce, alla perfezione, sia il gioco di Allegri che l'ambiente juventino. Se riuscisse a trovare la giusta dimensione, anche ora, potrebbe fare la differenza. Speriamo che possa essere così e che Allegri gli fornisca gli stimoli giusti, concedendogli maggior spazio.
Lorenzo Cristallo