“IL NATALE DEI CALCIOFILI”
Checché se ne dica, la prima di A è la prima di A.
Appassionante, emozionante, quasi una liberazione dalla noia dei fine settimana trascorsi pensando a quel che verrà.
Non c'è mare, non c'è montagna, non c'è vacanza che tenga.
Occhi puntati sullo smartphone, ore ed ore incollati davanti alla tv.
Notiziari h24, giornali sfogliati all'esterno di un bar, il conto alla rovescia che appare interminabile.
Oggi l'inizio di una nuova avventura.
Alle 18:30, Empoli-Verona e Frosinone-Napoli.
Chi vincerà lo scudetto?.
I partenopei sapranno riconfermarsi?.
E Osimhen?. Quanto inciderà l'attaccante nigeriano?.
Le milanesi, poi.
Ambiziose e dal volto rinnovato.
La seconda stella?. Obiettivo concreto, d'altronde siano uscite allo scoperto.
La Juventus.
Guai a sottovalutare la Juventus.
Senza coppe e con l'animo ferito, ruggire sarà la testimonianza che la Vecchia Signora così vecchia, poi, non lo sia.
Roma e Lazio: velleità e campagna acquisti da svelare.
Dimostrare che, probabilmente, Mourinho e Sarri abbiano fra le mani delle formazioni più forti rispetto a quanto previsto.
Salgono le quotazioni dell'Atalanta.
All'insù anche quelle della Fiorentina.
Poi c'è la classe media che studia da grande.
Bologna, Monza, Torino, Sassuolo: compagini che tenteranno di solleticare fantasie europee.
L'Udinese, il Genoa, squadre che potranno ambire a qualcosa in più di una comoda salvezza.
Lecce, Empoli, Salernitana, Cagliari, Verona e Frosinone: in questo caso restare in A sarà una priorità indiscutibile.
Ed allora, fra calciatori di valore che ci hanno lasciato nel nome del "vil denaro", con la speranza che quelli arrivati possano apportare motivo di interesse nel nostro Stivale, il campionato è tornato.
Con tutto il suo fascino, con la sua liturgia inconfondibile.
E poco importa che l'estate sia alle prese con giornate soleggiate con ancora qualche dì di vacanza da offrire, il piatto è ricco e il tifoso calciofilo non può far altro che accomodarsi per banchettare in maniera insaziabile.
Lorenzo Cristallo