“IL MURO A BERLINO”

Leonardo Bonucci all'Union Berlin.
Approda in Bundesliga, quindi, l'ex difensore della Juventus.
Contratto di un anno, con il club bianconero che parteciperà al pagamento dello stipendio.
Ed allora si conclude così, una situazione gestita male, dai dirigenti della Vecchia Signora e dal tecnico Allegri, terminata con il trasferimento di Leo all'Union.
Union Berlin, quindi, squadra che ha chiuso al quarto posto, nella scorsa Bundesliga, e che, ora, per la prima volta nella sua storia, si appresta ad affrontare la Champions League.
Per Bonucci, dunque, un addio dalla Juventus dopo 12 stagioni.
Scudetti, coppe nazionali, gol e incomprensioni.
Incomprensioni, specialmente, con Massimiliano Allegri, culminate con il divorzio sancito in estate.
Bonucci epurato, Bonucci esubero, Bonucci che ha sollevato tale questione anche al sindacato dei calciatori.
Tuttavia, in maniera cruda e arida, si chiude una lunga parentesi dell'ex capitano bianconero.
Una storia, oramai, da coniugare al passato.
Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini: il prologo di una filastrocca che era sinonimo di dominio e supremazia in Italia.
Sulle sue tracce anche Lazio e Genoa, con Sarri, in particolar modo, attratto dalla possibilità di riaverlo a disposizione, dopo la stagione trascorsa al timone della Juve, fra il 2019 e il 2020.
Ed invece, Leo, sperimenterà un'esperienza in Germania.
Un'esperienza in Bundesliga, un'esperienza con l'ambiziosa e sorprendente Union Berlin.
La sua caratura internazionale, il suo carisma, le sue qualità tecniche e la sua personalità non potranno che rappresentare un valore aggiunto per la compagine tedesca, soprattutto in Champions.
Solo il tempo, poi, ci dirà per quanto ancora, Bonucci, regalerà nuovi aneddoti nelle vesti di calciatore.
Sul suo addio alla Juve, invece, molto è stato detto, ma forse non tutto.
Resterà, ovviamente, la macchia, da parte della società e dell'attuale allenatore, di aver spinto all'uscio di porta, un calciatore che, per la Juve, sia stato molto più di un semplice numero 19.
Ma d'altronde, si sa, la gratitudine, la riconoscenza, lo stile impeccabile siano caratteristiche troppo ricercate, in un mondo dalla scarsa memoria e dai modi discutibili.
Lorenzo Cristallo