“IL GLADIATORE”
Il gladiatore veste giallorosso, difende i colori della Roma e si chiama Bryan.
Bryan Cristante.
Uno che si getti nel fuoco – metaforicamente parlando – nel nome della Lupa.
Vessillo tatuato addosso, per almeno altri 4 anni.
Bryan Cristante ha rinnovato il suo contratto con la società capitolina sino al 2027.
Un atto d'amore, e un attestato di stima, verso un club, verso una maglia e verso dei tifosi che in lui, abbiano trovato un uomo dal sicuro affidamento.
Alla Roma, dal 2018, Cristante, sin qui, ha messo insieme 228 presenze complessive, impreziosite da 11 gol.
Ma soprattutto tanta versatilità in mezzo al campo.
Temperamento da duro, mai schivo nel combattere, utile sia da mediano che al centro della difesa.
Quando Mourinho ha dovuto fare i conti con una serie di defezioni, Cristante non si sia mai tirato indietro, fornendo il suo lauto contributo, mixando qualità e sostanza.
Nel suo palmares recente, una Conference e quel titolo di campione d'Europa con la Nazionale azzurra.
A proposito, anche per Roberto Mancini, Cristante, rappresenti una pedina affidabile.
Fin qui 33 presenze, ed un futuro da uomo imprescindibile nello scacchiere azzurro.
A 28 anni, Bryan, dopo gli anni nel Milan e un girovagare che lo abbia visto indossare le maglie di Benfica, Palermo, Pescara e Atalanta, è nella Capitale che si sia materializzata la sua definitiva consacrazione.
Per molti, il degno erede di Daniele De Rossi, Cristante continua a combattere.
Suda, lotta e recupera palloni.
Non disdegna di pungere, senza, però, dimenticarsi di difendere la propria causa.
Ancora 4 anni in giallorosso.
Quattro anni per provare a centrare titoli importanti, spinto da una piazza entusiasta e passionale, e soprattutto da un allenatore – Mourinho – che vorrà voltare pagina dopo la notte oscura di Budapest.
Fra gli interpreti della Roma del futuro, un protagonista della Roma del presente.
Quel gladiatore indomito, onnipresente, affidabile e coriaceo.
Generoso e infaticabile.
In un'unica parola: Bryan Cristante.
Lorenzo Cristallo