“IL DIAVOLO DICE THIAW”

Il diavolo dice Thiaw - pronuncia "ciao" -.
Thiaw alle paure, Thiaw ai fantasmi.
Thiaw alle insicurezze e agli insuccessi che abbiano fatto da cornice nel mese di gennaio.
Insomma, Thiaw.
Thiaw come Malick Thiaw, muscolare e aitante difensore centrale tedesco, di 21 anni, che da oggetto misterioso sia diventato pedina affidabile nel terzetto difensivo imbastito da Stefano Pioli.
Contro il Torino, ma soprattutto contro il Tottenham, il numero 28 del Milan ha dimostrato di saperci fare.
Personalità spiccata, nonostante la giovane età, e una particolare padronanza nell'uscire dall'area, palla al piede e testa alta.
Addirittura Stefano Pioli lo ha più volte richiamato a gran voce, al fine di liberare l'area senza tanti fronzoli, ma Thiaw ha palesato un'invidiabile sicurezza. Talmente invidiabile da esaltare un Meazza, quasi completamente, tinto di rossonero, concedendo le briciole a gente come Kane e Son.
Ed insomma, il Milan di febbraio riparte da Malick Thiaw, uno che, sin qui, ha inanellato appena 6 apparizioni in campionato ed una in Champions.
Giunto nella sessione di mercato estiva, dallo Schalke 04, Thiaw ha firmato un contratto quinquennale, ma è nell'ultima settimana che abbia fornito dimostrazione di grande, e inaspettata, affidabilità.
Buona performance nel derby, quando è subentrato, al 71', al posto di Gabbia, nonostante il punteggio non premiasse i rossoneri. Nulla da eccepire, poi, nella sfida di venerdì scorso al cospetto del Torino, ed infine ieri.
Sul grande e prestigioso palcoscenico della Champions, Thiaw non ha, affatto, tremato.
Sicurezza, garanzia e pieno appoggio ai suoi compagni di reparto, Kjaer e Kalulu, sfiorando, persino, il gol nella ripresa.
Il tempo è, ovviamente, dalla sua parte.
Crescerà, maturerà e incapperà, anche, in serate meno felici.
Eppure Malick Thiaw, da incognita, si stia, gradualmente, tramutando in una delle rare rivelazioni positive in questa stagione rossonera.
In un mercato estivo che ha condotto presso la corte di Pioli, calciatori, tutt'ora, anonimi, come De Ketelaere, Adli o Vranckx, Thiaw ha messo in mostra doti interessanti, ed una personalità, quasi, da veterano.
Nonostante la levatura dell'avversario e nonostante il teatro della massima competizione europea per club, nell'andata degli ottavi di finale, il 28 rossonero si è rivelato fra i migliori in campo.
Ha anestetizzato le bocche di fuoco, piuttosto appannate, del Tottenham, ed ora è pronto a suonare la carica su ogni fronte.
In Europa, per l'appunto, e in Italia, al fine di risalire la china, dopo un'alba del 2023, decisamente oscura.
Il Milan riparte da Thiaw.
Dicendo Thiaw alle delusioni e alle amarezze di un mese - quello precedente - capace di offuscare anche la conquista dell'ultimo scudetto.
Lorenzo Cristallo