“IL BALLO DELLA SIGNORA”

Aprile potrebbe essere un mese speciale per la Juventus.
Vecchia Signora con l'abito di gala, al fine di riprendersi il suo palcoscenico. Ovunque.
Potrebbe – condizionale d'obbligo – essere un aprile in cui scacciare via le tensioni di un inverno lungo e tumultuoso, riassaporando il gusto, sempre alimentato, della rinascita.
Una primavera in cui la Signora indossi abiti nuovi e rinnovati.
L'abito di chi, con 15 punti in più, tornerebbe alle spalle del Napoli, o comunque in piena corsa per un posto in Champions League.
Ipotesi e suggestioni da rinviare al prossimo 19 aprile, giorno in cui il Collegio di Garanzia del CONI si pronuncerà in merito alla penalizzazione inflitta al club bianconero, lo scorso 20 gennaio.
E poi le coppe. Coppa Italia ed Europa League, in cui immergersi a capofitto.
Nella coppa nazionale, una semifinale da brividi. Il derby d'Italia declinato in versione infrasettimanale. Inter e Juve opposte, l'una contro l'altra, mettendo nel mirino la finalissima di Roma, del prossimo 24 maggio.
Sfida mai banale. Sfida costantemente sotto la lente d'ingrandimento, come avvenuto, nell'ultimo precedente del Meazza, con quel gol di Kostic, mostrato, in una e più salse, per tentare di evidenziare un tocco con il braccio di Rabiot, successivamente smentito.
Ed infine l'Europa League.
Viatico fondamentale, qualora la Juve dovesse fare i conti con il -15 sino a fine stagione.
Giungere in finale, a Budapest, con l'obiettivo di trionfare per poi approdare in Champions.
Tuttavia, l'attualità presenti un doppio confronto, ai quarti, contro i temibili portoghesi dello Sporting Lisbona, squadra, anch'essa, retrocessa dalla Champions e in grado di eliminare l'Arsenal – prima in classifica in Premier League – agli ottavi.
Ed allora, è da questi presupposti che la banda guidata da Allegri si appresti ad affrontare il mese di aprile.
9 gare nell'arco di 30 giorni, in cui tratteggiare gran parte del proprio destino.
9 gare nell'arco di 30 giorni, in cui affidarsi ai suoi uomini migliori, da Vlahovic a Di Maria, sino al rientro in campo di Milik, confidando in un recupero, completo, di Federico Chiesa, volato in Austria, ad Innsbruck, per valutare le condizioni del ginocchio destro, alle prese con un'infiammazione tendinea.
Tuttavia, la Vecchia Signora non ha timore, non ha paura. Ha coraggio ed attributi per affrontare le prossime sfide.
Vecchia Signora pronta a danzare nel salone d'onore che ospita appuntamenti prestigiosi.
Con la voglia di incidere, sfoderando un colpo di coda, sino a poco tempo fa, impronosticabile ed imprevisto.
Lorenzo Cristallo