“HOMBRE VERTICAL”

Non sarà l'allenatore dal calcio spettacolo.
Vincente, ma non appariscente.
Criticato, nell'occhio del ciclone, discutibile - molto discutibile - nel suo bis alla guida della Juventus, ma nella conferenza stampa pre-Atalanta, è apparso l'uomo giusto al posto giusto.
L'hombre vertical nel day after della maxi penalizzazione.
15 punti in meno nei confronti di Madama. Juve al decimo posto, a quota 22, al pari di Bologna ed Empoli.
Ed allora domani sera, contro la Dea, inizia un nuovo campionato per i bianconeri.
Quello della rincorsa, quello scevro dai calcoli. Vincere, vincere ovunque.
E' questo il mantra di Allegri.
Vincere il più possibile in campionato, vincere in Coppa Italia e vincere in Europa League, per tentare di scardinare il pertugio che conduca alla Champions.
Il tecnico toscano, poi, non ha smarrito la sua proverbiale ironia, quando ha affermato che nel primo pomeriggio di ieri, si sia dilettato in calcoli su come raggiungere i primi quattro posti in classifica, immaginando di dover scontare 9 punti di penalizzazione. Poi, in serata, tutto da rifare con il -15.
Insomma, fra una risata per tentare di sdrammatizzare e la carica ferocia nelle sue parole, il Conte Max da Livorno invita i suoi a gettare sangue e sudore sul campo.
Oramai, è chiaro: nessuno sconto alla Vecchia Signora.
Né sul rettangolo di gioco e né fuori.
Aule di tribunali terribili come il peggior avversario sul manto erboso.
Ed allora schiena dritta e petto in fuori per andarsi a prendere ciò che le sia stato sottratto.
Parole e musica di Massimiliano Allegri.
Tenace, determinato, coraggioso, capofila di una banda alla riscossa.
Ferita, schiaffeggiata, sballottata al decimo posto, ma pronta a rialzarsi.
Resilienza e resistenza: termini che convivono in una sola anima.
Quella bianconera e quella del suo tecnico.
Quel Max Allegri criticato, sommerso su Twitter dai consueti "#Allegriout", ma ora pronto a prendere per mano i suoi uomini, da allenatore dai pieni poteri.
Tutto ciò che accadrà nella seconda parte di stagione dipenderà da lui, da quanto, il tecnico livornese, riuscirà ad infondere ai suoi calciatori.
Fuori dal campo, invece, altre battaglie legali, in cui difendersi ed opporsi, con dignità e rispetto dei ruoli.
Sul rettangolo di gioco, invece, vincere. Senza mostrare il bello, senza allestire vetrine appariscenti.
Vincere ovunque, vincere come ha lasciato intendere, in maniera chiara ed inequivocabile, l'hombre vertical, spesso criticato, aspramente giudicato, ma capace di affrontare qualsiasi tipo di sfida.
Lorenzo Cristallo