“GRATI ALLA SOLIDARIETA’”

10.03.2023

Gratitudine, solidarietà: atteggiamenti desueti nella nostra società.

O comunque caratteristiche – l'essere grati e l'essere solidali – prerogative di alcuni, ma non di tutti.

Scomodo dire "grazie".

Fastidioso tendere la mano verso chi abbia bisogno.

Ed invece, ieri, dagli spalti del Franchi, abbiamo assistito ad un atto di riconoscenza encomiabile, nobile, emozionante.

Nella terribile notte fra il 5 e il 6 febbraio scorso, sappiamo tutti cosa sia accaduto al confine fra la Turchia e la Siria.

Una fortissima scossa di terremoto che ha provocato distruzioni e migliaia di vittime.

La corsa agli aiuti, l'Unione Europea in prima linea e con essa l'Italia.

E così, ieri, in occasione del match di Conference League, fra Fiorentina e Sivasspor – club turco, quattordicesimo in classifica nel proprio campionato – valevole per l'andata degli ottavi di finale, la sparuta rappresentanza dei tifosi ospiti giunti al Franchi, ha esposto uno striscione con su scritto:" Grazie per la solidarietà e il sostegno – Italia! ".

Un ringraziamento, quindi.

Diretto, schietto, senza retorica.

Grazie per l'opera della Protezione Civile, della Croce Rossa Italiana, dei Vigili del Fuoco, e grazie a tutti coloro che abbiano contribuito all'acquisto di beni di prima necessità nel momento in cui un sisma, dalle proporzioni devastanti, abbia cancellato, nel giro di pochi secondi, vite umane, passato, presente e futuro.

Stesso messaggio, esposto anche al Ramon Sanchez Pizjuan di Siviglia, in cui sia andata in scena la gara d'andata degli ottavi di finale di Europa League, fra gli andalusi e il Fenerbahce, squadra di Istanbul.

Anche in quel caso, alcuni sostenitori turchi hanno ringraziato la Spagna per gli aiuti effettuati in una situazione contingente drammatica e improvvisa.

Ed allora, da questi striscioni, da queste immagini, da queste esternazioni, comprendiamo quanto sia importante lo sport.

Lo sport come veicolo per lasciar passare messaggi importanti, messaggi di gratitudine e di solidarietà.

Messaggi che riappacifichino con il volto bello della società.

Quello in cui tendere la mano verso chi abbia bisogno.

Senza timori, senza ritrosie, evitando di voltare la testa dall'altra parte.

Voltarla mentre bambini, uomini, donne, giovani e anziani, perdevano la vita, fra la Turchia e la Siria, in una notte come tante.

In una notte che non sarà mai come tante.

La notte che fece da spartiacque fra quello che è stato e ciò che mai più sarà.

Ed allora uno striscione, un semplice striscione bianco con una scritta chiara, efficace, sincera: "Grazie per la solidarietà e il sostegno – Italia!".

Grazie a chi ha messo in gioco la propria vita per estrarne altre da sotto le macerie.

Grazie a chi, attraversando l'Europa, abbia pensato bene di stringere la mano, in senso metaforico, a tutti coloro che abbiano esaltato, in maniera giusta e positiva, il verso senso della fratellanza fra i popoli.

Lorenzo Cristallo

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