“FELIPE ZAC”

15.01.2023

Dopo quattro partite torna al successo la Lazio,e lo fa con autorevolezza e soprattutto con le idee chiare.

Zaccagni, su rigore, a fine primo tempo, e Felipe Anderson, sul gong, mettono ko un Sassuolo incapace di pungere con convinzione dalle parti di Provedel.

Dopo il doppio ko contro Juve e Lecce, e il pari, subito in rimonta, di domenica scorsa, all'Olimpico, al cospetto dell'Empoli, i capitolini battono un colpo, anzi due, riproponendosi a ridosso del quarto posto.

La banda di Sarri, quindi, sale a quota 34, a -3 dal duo composto da Juventus e Inter.

L'unica nota stonata del primo pomeriggio, in quel di Reggio Emilia, è l'infortunio muscolare occorso a Ciro Immobile, costretto ad uscire dal campo dopo appena 15 minuti di gara.

Per il resto un facile controllo del match, con i biancocelesti che, come detto, passano in vantaggio al 48' del primo tempo, grazie ad un penalty realizzato da Mattia Zaccagni, per via di un tocco con il braccio, in area, di Toljan su colpo di testa di Milinkovic-Savic.

Nella ripresa qualche timido tentativo portato avanti da Berardi, una chance colossale gettata alle ortiche da Felipe Anderson, ma al 94' è proprio il brasiliano a superare Tressoldi, per poi depositare la sfera alle spalle di Pegolo.

Per Felipe Anderson si tratta del secondo gol consecutivo in campionato, evento che non accadeva dal 2015.

La Lazio, ora, è attesa dalla gara di Coppa Italia, in programma giovedì alle ore 18, all'Olimpico, contro il Bologna, per poi, sempre all'Olimpico, sfidare il Milan, martedì 24 gennaio, al fine di tentare un ulteriore affondo in zona Champions.

Per quanto riguarda, invece, il Sassuolo, tante le note dolenti.

Squadra in affanno in fase difensiva e impalpabile in zona d'attacco.

Per i neroverdi appena 16 punti conquistati in 18 gare disputate, sedicesimo posto in classifica e soprattutto 6 sconfitte - di cui 4 consecutive - nelle ultime 7 gare.

L'ultima vittoria, in A, risale al 24 ottobre, in occasione del match casalingo contro il Verona, mentre l'ultima volta in cui la porta neroverde sia rimasta inviolata, è datata 2 ottobre, nel 5-0 rifilato alla Salernitana.

Urge una scossa, quindi, a partire dal match di domenica prossima contro il Monza.

Gara particolarmente complicata, al cospetto di un avversario in salute e galvanizzato da risultati alquanto soddisfacenti.

Dal mercato non sono attese grosse novità, e mai come adesso appaia chiaro come gli addii, in estate, di Raspadori e Scamacca abbiano penalizzato un gruppo che non può, solo ed esclusivamente, affidarsi alla verve di Domenico Berardi, reduce, tra l'altro, da un lungo infortunio.

Da Dionisi ci si aspetta un cambio di marcia, al fine di abbandonare, il prima possibile, la zona bassa di classifica, evitando patemi per quanto concerne la lotta per non retrocedere.

Sulla sponda laziale, invece, sorrisi, per una vittoria che scaccia i recenti malumori, proiettando gli aquilotti verso due sfide casalinghe, come detto, che potranno dire molto per quanto riguarda l'immediato futuro, e sugli obiettivi da perseguire, da parte degli uomini guidati da Maurizio Sarri.

Lorenzo Cristallo

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