“EFFETTO SAN SIRO”

Inter in casa, e forse lo spartito è diverso.
Diverso dalle gare in trasferta, diverso dagli inciampi che hanno sollevato critiche e polveroni sulla Beneamata.
Nerazzurri, stasera, di scena, al Meazza, contro l'Hellas Verona.
Match dall'esito scontato, o quasi, se analizziamo il percorso casalingo della truppa di Simone Inzaghi.
Inter reduce da 10 vittorie a San Siro: 7 in campionato, 2 in Champions League e l'ultima, in ordine di tempo, contro il Parma, in Coppa Italia.
Vittoria sofferta, quella contro i ducali, materializzatasi al minuto 110, grazie ad un colpo di testa beffardo di Acerbi. Ma pur sempre di vittoria si sia trattata.
Solo due i ko: con la Roma, in serie A, e con il Bayern Monaco, in Champions.
Cadute che, comunque, non hanno pregiudicato, sin qui, il cammino dei nerazzurri.
Nerazzurri agli ottavi nell'Europa dei grandi, e nerazzurri quarti in campionato, a -3 dal duo composto da Milan e Juventus, attualmente secondi.
Inzaghi, come noto, riabbraccerà Calhanoglu, così come Barella - anche se a giocar dal primo minuto sarà il turco, piuttosto che l'ex Cagliari -, mentre in attacco fiducia al duo Dzeko-Lautaro, con Lukaku che scalpita, in vista della finale di Supercoppa Italiana, in programma mercoledì sera, a Riyadh, contro il Milan.
Perché questi giorni d'attesa, questi 4 giorni, se saranno decisivi per la banda rossonera, lo stesso dicasi per quella nerazzurra.
Inter che dopo aver battuto, nella Scala del Calcio, il lanciatissimo Napoli, non vorrà - e non potrà - fare sconti agli scaligeri, reduci dal successo, per 2-0, ai danni della Cremonese, ma pur sempre invischiati in piena lotta per non retrocedere, con appena 9 punti all'attivo, e solo successivamente i radar potranno essere puntati sul Golfo Arabo, e su una coppa da portare a casa per risvegliare ardore nell'ambiente interista, e dall'altro lato far sprofondare nei veleni l'altra metà della città di Milano.
Ed insomma, 4 giorni da segnare in rosso sul calendario.
Stasera, a San Siro, per confermare il trend infallibile fra le proprie mura amiche, avendo ragione su un Verona con l'acqua alla gola, e poi, mercoledì, in Arabia Saudita, per sollevare, al cielo, la Supercoppa, bissando il trionfo di circa un anno fa, ai danni della Juventus.
Progetti e ambizioni di Simone Inzaghi, allenatore che detiene un feeling particolare con la Supercoppa, il quale, però, non vuol perdere di vista il campionato, tentando l'aggancio ai bianconeri e un costante avvicinamento ai rossoneri - impegnati, sempre oggi, alle 18, in casa del Lecce -.
Propositi da coltivare in casa, approfittando dell'effetto San Siro.
Uno stadio, sin qui, dai 10 tronfi complessivi, e teatro di quello che potrebbe essere l'undicesimo squillo, quello in grado di rilanciare le quotazioni di un'Inter con il dente avvelenato, dopo quanto accaduto, sabato scorso, a Monza.
Dente avvelenato, da anestetizzare con l'effetto placebo di un San Siro amico.
Lorenzo Cristallo