“DOMENICA NAPOLETANA”

Napoli si è svegliata, senza esser mai andata a letto.
E chi ha dormito dalle parti del Vesuvio?. Nessuno.
Piazza del Plebiscito cantante. I colori azzurri, accesi anche nella notte.
Quella della vigilia, quella a far da preludio alla domenica che tutti attendevano da 33 anni.
E la giornata vivrà di picchi d'emozione che prenderanno vita a partire dalle 12:30.
Napoli aspetta, mentre Milano decreta.
Milano, zona San Siro, dovrà sancire il risultato fra Inter e Lazio.
Due opzioni – quella del pareggio o della sconfitta della squadra biancoceleste – per far sì che dalle ore 15, in zona Fuorigrotta, Napoli, possa andare in scena un'escalation di emozioni e trepidazione.
Gli azzurri chiamati a battere la Salernitana: imperativo d'obbligo ripetuto sin dal 93' di domenica scorsa, quando Giacomo Raspadori profanò l'Allianz Stadium di Torino.
Il Nord come ultimo passaggio prima della gloria e del giubilo che si esprimerà nel cuore del Mezzogiorno.
Napoli si è svegliata con il gusto dolce e zuccherato del caffè.
Con il ragù sul fuoco, pronto ad essere degustato con gli occhi rivolti davanti alla tv, per chi resterà a casa.
Ed invece, per chi si recherà allo stadio, nessuna prelibatezza culinaria della domenica, ma solo tanta adrenalina in attesa delle 17, circa.
Quando Napoli diventerà Capitale d'Italia.
O comunque, Capitale del calcio italiano.
Televisioni nazionali ed estere focalizzate sul trionfo partenopeo.
Sulle gesta di Osimhen, Kvaratskhelia, del capitano Di Lorenzo.
Sulle gesta di Luciano Spalletti e di Cristiano Giuntoli.
Sulle gesta del Presidente, De Laurentiis, che con caparbietà ed orgoglio sia stato in grado di riportare il tricolore in una città in astinenza di trionfi suggestivi da oltre 30 anni.
Ed allora Napoli si è svegliata.
Affidandosi al segno della croce, rivolgendo un bacio ai propri cari e con i balconi allestiti a festa.
La festa nazional-popolare, la festa del buonsenso, come ribadito da Luciano Spalletti e dal Prefetto della città.
Solo gioia e abbracci.
Cori e musica.
E null'altro.
Napoli dovrà dare il meglio di sé, come fatto in questa stagione.
A margine di una cavalcata strepitosa, magnifica, inarrestabile.
Le corazzate del Nord, schiantante.
Quelle del centro, anche.
Ed allora è qui, nella città del Golfo, che lo scudetto stia per fare capolino.
Anzi, sia già entrato in città.
Giusto il tempo di formalizzare gli ultimi passaggi e poi prenderà via il carosello d'auto e di motorini.
Le strade invase, i vicoli gremiti.
Ma siamo già nel pomeriggio, nel tardo pomeriggio.
Napoli si è appena svegliata, oppure non sia mai andata a letto.
Con il cuore che batte e gli occhi spalancati.
Verso il presente e l'infinito.
L'infinito di uno scudetto costruito passo dopo passo, con convinzione e qualità, con la sfrontatezza di chi abbia abbattuto le Colonne d'Ercole della storia degli ultimi 30 anni.
Lorenzo Cristallo