“DIAVOLO OLTRE I CONFINI”

La domanda più frequente è la seguente: stasera, con il sipario sollevato sugli ottavi di Champions League, anche il Milan solleverà il sipario su un altro tipo di stagione?.
Quel tipo di stagione smarritasi fra gennaio e inizio febbraio.
Inverno caratterizzato da fragorosi tonfi in campionato, da una precoce uscita di scena in Coppa Italia e da una Supercoppa Italiana sfumata via.
Poi, il successo di venerdì scorso.
Un brodino caldo nel contesto di una serata gelida.
Una testata di Giroud, per rispedire all'inferno accuse e ulteriori venti di crisi.
Stasera, però, San Siro ruggirà, e con esso dovranno farlo gli undici diavoli chiamati ad affrontare il Tottenham di Antonio Conte.
Gli Spurs non navigano in acque felici in Premier League, ma siano pur sempre una creatura del tecnico salentino, creatura che può contare su individualità di spicco, una su tutte: Harry Kane.
Ed allora gli undici diavoli dovranno dimostrare di essere guariti.
Il Tottenham non è il Torino. Con il Tottenham non basterà un solo tempo disputato a buon livello, al fine di avere la meglio.
La Champions non è il campionato di serie A, che consenta, seppur non al massimo della condizione, di limitare i danni, a volte.
La Champions è spietata. E' come una clessidra il cui tempo scivoli via, rapidamente.
La Champions non ammette repliche.
180 minuti, fra andata e ritorno, per sancire, chi, fra Milan e Tottenham, meriti di approdare fra le migliori 8 d'Europa.
Pioli recupera Tomori, mentre sarà costretto a fare a meno di Bennacer.
Non avrà a disposizione Ibra, escluso dalla lista Uefa, mentre salgano le attese per ammirare un Giroud e un Leao, capaci di trascinare il diavolo oltre ogni più rosea aspettativa.
La domanda è lecita: quale Milan vedremo?.
Quale Milan affronterà gli Spurs?.
Quello ambizioso e vincente, visto all'opera sino allo scorso novembre?.
Oppure la squadra sbiadita, svagata, vulnerabile e immalinconita, di un gennaio freddo e spettrale?.
Per adesso c'è la vittoria, di misura, ottenuta con il Torino, ad alimentare buone speranze in vista del match di stasera, seppur consapevoli che bisognerà sfoderare una prestazione maiuscola.
Il Tottenham, certamente, non è la squadra candidata a vincere la Champions.
Lo sa Conte e lo sanno anche i suoi uomini. Però, non è detto che superare gli ottavi sia un ostacolo insormontabile, per loro.
Ad allora nella notte di San Valentino, i cuori rossoneri innamorati trascineranno i propri beniamini, la propria squadra, per riappropriarsi del presente e per gettare le basi per il futuro.
Un futuro nell'Europa dei grandi, palcoscenico che fece brillare gli occhi e rese orgogliosi quei tifosi del diavolo, che oggi ritroviamo con i capelli brizzolati, o in versione sale e pepe.
Lorenzo Cristallo