“DECISAMENTE BIG. ROM”

26.03.2023

Definitivamente resuscitato?.

Sarà il prossimo mese di aprile a certificare la rinascita, o meno, di Romelu Lukaku.

Il bomber belga è tornato a svolgere la sua arte migliore, ossia quella di far gol.

Tre reti – e dico tre – alla Svezia, nella Friends Arena di Solna, nel match valevole per le qualificazioni all'Europeo del 2024.

Minuti, 35, 49 e 82, i minuti della gloria, i minuti, in cui, Romelu Lukaku, sia tornato a dare un senso alla sua stagione.

Stagione, sin qui, avara di soddisfazioni e squilli.

Cinque reti con la maglia dell'Inter – 3 in campionato e 2 in Champions League -, qualche infortunio di troppo, tanta panchina, e alle spalle un Mondiale da dimenticare.

Da cancellare per via delle sue prestazioni e soprattutto per un'uscita di scena prematura da parte dei Diavoli Rossi.

Venerdì sera, invece, la presunta resurrezione al cospetto della Svezia dell'eterno Ibra.

La sfida fra i due non è stata titanica, come in occasione di quell'indimenticabile – e rusticano – derby di Milano, di Coppa Italia, del gennaio 2021.

Stavolta Ibrahimovic ha fatto il suo ingresso in campo al 73', con Lukaku che aveva già messo a segno una doppietta, e con la Svezia sotto di due gol.

Questa volta il palcoscenico è stato tutto per lui.

Per quel Rom tornato ad essere, almeno per una sera, Big.

Il suo futuro all'Inter è molto incerto.

Con ogni probabilità il prestito dal Chelsea non verrà rinnovato, così da esser rispedito a Londra.

Cinque centri a fine marzo, rappresentino un magro bottino. Nulla a che vedere con il centravanti spaziale visto all'opera nel biennio di Antonio Conte all'ombra della Madonnina.

Tuttavia, all'orizzonte, si prospettino sfide importanti.

Un campionato in cui blindare uno dei primi quattro posti, una Coppa Italia in cui provare ad approdare in finale e una Champions in cui sarà suggestivo superare lo step Benfica, al fine di issarsi in semifinale.

Simone Inzaghi tenterà di aggrapparsi anche a lui, a quel Lukaku voglioso di riscatto, nel contesto di una stagione triste.

I tre gol di Solna per tornare a ruggire, per suonare la carica.

Tre reti a cui dare seguito.

Forse non basteranno per convincere Beppe Marotta e soci, ma almeno sarà un modo per tentare di chiudere nel migliore dei modi questo suo ritorno in nerazzurro.

Ritorno amaro e poco spettacolare.

Un déjà-vu incompiuto, in cui provare a riscrivere un finale diverso.

Lorenzo Cristallo 

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