“CUORE NERO, CUORE RAZZISTA”

22.07.2023

Figuratevi se il razzismo va in vacanza.

Il razzismo è lì, postazione fissa davanti ad un pc o ad uno smartphone, pronto a colpire.

Stavolta su Twitter.

A dire la sua è un becero tifoso della Lazio, appartenente ad un gruppo organizzato della Curva Nord.

La sua vittima?. Semplice dirlo: Marcos Antonio, calciatore di "colore", brasiliano.

L'"esimio" tifoso nelle cui vene scorre sangue fascista e xenofobo, afferma su Twitter, per l'appunto: "Con gli ultimi acquisti e la prossima cessione di Marcos Antonio, torneremo ad avere una rosa senza giocatori di colore: buongiorno". Il tutto corredato da un cuore nero e una mano tesa a ricalcare l'antico saluto romano.

Di tutta risposta, il giovane Marcos Antonio ha rilasciato un pensiero dall'elevata maturità: "E' incredibile e inaccettabile che al giorno di oggi dobbiamo ancora leggere questo tipo di situazione. Quindi sappi che non mi scuoterai affatto. La mia testa sarà sempre alta e desiderosa di lottare contro questa assurdità".

A sostegno del centrocampista dei biancocelesti, la stragrande maggioranza dei sostenitori laziali, ma soprattutto la squadra e il club, che qualche minuto fa ha postato sui propri canali social ufficiali, una foto dall'albergo che li ospita ad Auronzo di Cadore, con i calciatori, tutti insieme, ed una didascalia, chiara ed inequivocabile: "Tutta la SS Lazio è orgogliosa di avere in squadra Marcos Antonio".

Ed allora, cos'altro aggiungere?. Nulla, se non che all'interno del tifo organizzato vi siano mele marce.

Mele fasciste, mele omofobe, xenofobe, mele intolleranti.

Mele dalla testa rasata, mele marce da allontanare dal calcio e dal tifo sano e spontaneo.

Per il resto, ottima la risposta di solidarietà e di contrasto ad ogni forma di intolleranza e razzismo, proveniente dalla maggioranza dei tifosi e simpatizzanti della Lazio e, ovviamente, da parte del club.

Purtroppo il razzismo non va mai in vacanza e trova sempre un pertugio in cui veicolare i propri messaggi.

Uno spazio sui social o un coro allo stadio, per mostrare il volto truce e orribile di uno spaccato della società.

Cuore nero, cuore razzista.

Mano tesa nel saluto romano, cuore razzista.

Tweet da censurare.

Tweet da condannare.

Tweet, però, che ci fa comprendere quanto siano necessari tutti i provvedimenti, e i recenti decaloghi, per contrastare ogni forma di discriminazione, essa sia di sfondo razziale o antisemita.

Provvedimenti e misure fondamentali, sin tanto che fra i tifosi da stadio si mescolino gente perbene, spinta dalla passione, e soggetti in grado di incarnare la feccia più troglodita e indesiderata che ci sia.

Lorenzo Cristallo 

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