“CHI DI TESTA FERISCE, DI TESTA PERISCE”

Dalla zuccata vincente di Cristiana Girelli, ai doppi timbri, di testa, di Ilestedt.
Immagini del tracollo azzurro.
5-0 a favore della Svezia, quindi, nel secondo match, della fase a gironi, nel Mondiale oceanico.
Un punteggio severo per le nostre ragazze, maturato dopo un buon approccio da parte dell'undici guidato dalla c.t. Milena Bertolini.
Un doppio tentativo di Sofia Cantore, ma a seguire sono le scandinave ad assumere il sopravvento, cingendo d'assedio la metà campo delle italiane.
Svezia, quindi, che colpisce tre volte, dal 39' al 46', e due delle quali su azione da calcio d'angolo.
Ingenuità delle azzurre, costate caro.
Nella ripresa, poi, al 50' è di nuovo Ilestedt, di testa, a timbrare il cartellino e da lì, in avanti, la gara non avrà granché da dire.
Azzurre raramente pericolose dalle parti di Musovic, mentre, in pieno recupero, al 95', è Blomqvist, in contropiede, a piegare ulteriormente la nostra Nazionale.
Visi tristi, lacrime dagli occhi e mani sul volto.
Un linguaggio del corpo inequivocabile, a testimonianza della pesante sconfitta maturata al Westpac Stadium di Wellington.
Da salvare, i primi 25 minuti, in cui l'Italia abbia dato dimostrazione di personalità al cospetto di un avversario di qualità, abituato a primeggiare, nonché terzo nel Ranking FIFA.
Da cancellare, invece, le dèfaillance difensive in occasione delle reti subite, in particolar modo nelle circostanze in cui, da corner, le aitanti svedesi abbiano messo ko la nostra retroguardia.
Ora, però, bisognerà reagire, ed anche in fretta.
Mercoledì prossimo, alle 9:00 – ora italiana – vi è un Sudafrica da superare.
Rivale tutt'altro che comodo, essendo formazione campione d'Africa, eppure le azzurre dovranno mettere in vetrina l'approccio interessante proposto nei primi 25 minuti contro la Svezia, evitando, altresì, quelle sbavature che abbiano prestato il fianco al largo successo delle scandinave.
Niente lacrime, quindi, o sguardi bassi: battere le sudafricane – con un solo punto all'attivo dopo 2 gare disputate – per centrare l'approdo agli ottavi di finale.
Entrare nel novero delle migliori 16 al mondo, al fine di non ripiombare nello spettro di un anno fa, quando in Inghilterra, in occasione dell'Europeo, l'Italia venne estromessa dopo la prima fase.
Reagire, tornando a pungere, migliorando, infine, la disposizione difensiva.
Ingredienti necessari per proseguire il proprio cammino in Australia e Nuova Zelanda, alimentando la passione dei tifosi e scongiurando una debacle che solleverebbe critiche e ulteriori malumori.
Fare meglio, rispetto a quest'oggi, si può.
Farlo al cospetto del Sudafrica, si deve.
Lorenzo Cristallo