“CHAMPIONS CAPITALE”

18.03.2023

Sarà un derby dal profumo d'Europa dei grandi, quello che andrà in scena domani.

Sono due settimane che si parla, nella Città Eterna, della supersfida che infiammerà una metropoli intera, alle ore 18 di domenica 19 marzo.

Festa del Papà, ma altresì festa per uno, fra Mau e Mou.

Fra Lazio e Roma.

Biancocelesti terzi in classifica, ma dall'incedere sempre così incerto.

Dalla Conference League – e prima ancora Europa League – solo cattive notizie per gli aquilotti.

Fuori dall'Europa, con quella consueta sensazione di essere una compagine non all'altezza, al fine di competere, su più fronti, nel corso della stagione.

Sarri che parla di "coperta corta " e di impossibilità di puntare ad altro, se non ad un piazzamento onorevole in campionato.

Lazio dalla difesa di ferro, però, – appena 19 gol subiti in 26 giornate – e Lazio dai 15 clean sheet, di cui 9 ottenuti in trasferta.

Non ci saranno Immobile e Vecino, ma Zaccagni, Felipe Anderson e Pedro proveranno a bissare il successo del novembre scorso, quando la Capitale si tinse, completamente, di biancoceleste.

La Roma di Mou, poi.

Roma con i riflettori, costantemente, puntati addosso per via del suo allenatore.

Quello Special One che ha infiammato la stracittadina con il segno delle manette, con le solite polemiche ed infine con quella domanda retorica, proveniente da San Sebastian, in cui abbia chiesto se la Lazio fosse uscita dalla Conference.

Personaggio mediatico e mai banale, José lo si ama o lo si odia.

Ai quarti di Europa League, e con buone possibilità di giungere sino alla finale di Budapest, la Lupa deve recuperare terreno in campionato.

Giallorossi quinti, a -2 dalla Lazio terza.

Entrare nel novero delle prime quattro è obiettivo imprescindibile per Mourinho e per la società statunitense.

Dopo la Conference, la qualificazione in Champions e a seguire l'assalto allo scudetto.

Questa è la tabella di marcia prevista nei tre anni di José all'ombra del Colosseo.

Domani, intanto, c'è un derby da conquistare.

Una sconfitta – quella dell'andata – da vendicare.

Inutile dire che sia una partita come tutte le altre. Impossibile.

Già da stamane sia un continuo tam tam, radiofonico e non, per le strade trafficate della città.

Dybala, Lorenzo Pellegrini e Abraham, per provare a sfondare il muro biancoceleste.

Lazio-Roma, quindi.

Due metà della Capitale a confronto.

Capitale che guarda al di là dei propri confini.

Stracittadina dal profumo di Champions. Quest'anno sì.

Restino, ovviamente, altre 12 gare di campionato per decretare il destino di entrambe, ma domani tutto avrà un sapore speciale.

La Città Eterna vorrà eleggere il suo Papà, nel giorno della Festa dedicata ai Papà.

Papà Mau o Papà Mou?.

Dopo il tramonto verrà svelata la paternità.

Lorenzo Cristallo

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