“CHAMPIONS C’E’”

Sarà di nuovo Champions.
A prescindere da come vada a finire l'attesissima finale del prossimo 10 giugno.
Pep Guardiola, Erling Haaland, Manchester City, nomi ed effigi a cui pensare, gradualmente.
Sul campo, invece, i nerazzurri ottengono un altro risultato degno di nota.
Probabilmente non quello sperato ad inizio stagione, almeno in campionato, ma comunque un traguardo apprezzabile.
Beneamata aritmeticamente qualificata per la prossima Champions League.
La vittoria per 3-2 ai danni dell'Atalanta, consente, quindi, alla squadra di Simone Inzaghi di issarsi a quota 69 in classifica, attualmente al secondo posto, garantendosi, con 90 minuti d'anticipo, l'accesso alla prossima Europa dei grandi.
Sfida che parte subito bene per i padroni di casa che, nel giro di 3 minuti, freddano Sportiello, in due occasioni.
Prima con Lukaku, imbeccato in contropiede da Lautaro, e a seguire con Barella.
Successivamente è la Dea a pungere di più, sfidando Onana.
Il gol degli orobici, poi, giunge al 36' con Pasalic.
Nella ripresa calano i ritmi.
La truppa di Simone Inzaghi paga lo scotto della finale di Coppa Italia, disputata mercoledì scorso.
Ed anche i bergamaschi non donino la sensazione di poter far male ai rivali.
Poi, al 77', su idea di Lukaku, è Brozovic a servire, su un piatto d'oro, un assist al bacio per Lautaro, che mette, così, a segno il suo ventottesimo centro stagionale.
In pieno recupero, infine, al 91', dagli sviluppi di un calcio di punizione, precedentemente ribattuto, è Muriel a sfoderare una conclusione da applausi, che si insacca in fondo alla rete, complice una sfortunata respinta, di schiena, dell'estremo difensore interista.
Ed allora termina qui, la sfida del Meazza.
L'Inter si congeda dal proprio pubblico casalingo, attraverso il 3-2 rifilato all'Atalanta.
Inter, quindi, come detto, certa di partecipare alla prossima Champions League, e con una Supercoppa italiana ed una Coppa Italia già in bacheca.
Resta il rammarico per le 12 sconfitte rimediate in campionato, che abbiano precluso, alla Beneamata, di poter competere per lo scudetto, ma all'orizzonte vi è una finale suggestiva, importantissima, prestigiosa.
Quella della coppa dalle grandi orecchie da contendere ai colossi del Manchester City.
Per quanto concerne la Dea, invece, 61 punti dopo 37 giornate disputate, quinto posto in classifica, ma la consapevolezza che, per il sesto anno nei sette griffati Gasperini, possa partecipare ad una competizione europea.
In questo caso, con ogni probabilità, si tratterà dell'Europa League, traguardo, comunque, per nulla scontato, per una formazione che, nel corso di questi anni, abbia dovuto fare i conti con cessioni illustri e new entry capaci di imporsi, seppur, almeno all'inizio, sconosciuti ai più.
Lorenzo Cristallo