“CERCASI CONTINUITA’”

Nel momento in cui tutti si attendano il salto di qualità definitivo.
Nel momento in cui iscrivere, con certezza, la Lazio, fra le squadre in lizza per la prossima Champions League, ecco materializzarsi quel mezzo passo falso che non scontenti nessuno, ma lasci libero arbitrio alle interpretazioni.
Dopo le vittorie contro Sassuolo e Milan, dopo la qualificazione ai quarti di finale di Coppa Italia, spunta l'1-1 al cospetto della Fiorentina.
Un pari casalingo che, ad onor del vero, possa starci, ed anzi, abbia permesso alla banda di Sarri di evitare un ko che non avrebbe gridato allo scandalo.
Viola in svantaggio per via del gol di Casale, dopo appena 8 minuti di gara, successivamente è proprio la squadra di Vincenzo Italiano ad annoverare le occasioni da rete più ghiotte.
Trova il pari, ad inizio ripresa, grazie ad un centro da cineteca dell'argentino Nico Gonzalez, per poi flirtare con il raddoppio, sfiorandolo, di un soffio, con Milenkovic, se non ci fosse stata la traversa ad opporsi fra lui e la soddisfazione di aver espugnato l'Olimpico.
Nel mezzo, qualche chance biancoceleste griffata Felipe Anderson ed Immobile - tornato in campo dopo l'infortunio - ma nulla che potesse decretare il successo dei capitolini.
Piccolo passo indietro?. Forse.
Tuttavia la Lazio occupa il terzo gradino a quota 38, al pari di Atalanta e Milan. Il secondo posto dista due lunghezze e la difesa degli aquilotti è la seconda meno trafitta del campionato - solo il Napoli capolista ha fatto meglio con appena 15 gol incassati dopo 20 giornate -.
All'orizzonte la sfida di giovedì sera, in Coppa Italia, contro una Juventus ferita e smarrita, a seguito dei recenti guai giudiziari.
Poi, fra una settimana, il match del Bentegodi, contro l'Hellas Verona.
Una gara che verrà disputata, con gli uomini di Sarri già consapevoli di cosa abbiano fatto le dirette concorrenti per l'Europa dei grandi, quella di prestigio.
Cercasi continuità, quindi.
Passare da un roboante e schiacciante 4-0 nei confronti di quel che rimane dei campioni d'Italia del Milan, ad un 1-1 stiracchiato, sofferto e con qualche patema di troppo, al cospetto di una Fiorentina vivace e intraprendente.
Sali e scendi continui.
Esaltazione di massa e qualche muso lungo.
Fotografie e sentimenti che accompagnino una Lazio matura, di qualità, ma sempre ad un passo dalla consacrazione definitiva.
Solo il trascorrere del tempo ci dirà se questa compagine sarà cresciuta a tal punto da essere affidabile, oppure se resterà un qualcosa di bello, ma incompiuto.
Lorenzo Cristallo