“CALCOLO SCIENTIFICO”

Si riapre il processo riguardante il caso "Plusvalenze".
La Procura della FIGC, a nome del Procuratore Chinè, ha formulato la propria richiesta alla Corte Federale d'Appello, ossia: 9 punti di penalizzazione nei confronti della Juventus, da scontare nel campionato in corso, e poi 16 mesi di inibizione per Andrea Agnelli, 20 mesi e 10 giorni per Fabio Paratici, 10 mesi per Federico Cherubini e 12 mesi per tutti gli altri consiglieri della Juventus.
Mentre, per quanto concerne gli altri club coinvolti, siano state confermate le sensazioni applicate durante il processo sportivo, già celebrato nella primavera del 2022.
Mano pesante, quindi, sulla Juventus, sulla quale tornano a riaccendersi i riflettori, ritenendo ulteriormente aggravata la propria posizione.
9 punti da scontare nell'attuale campionato, ovvero sia, Vecchia Signora, molto presumibilmente, fuori dalle coppe europee.
Ad oggi, la formazione bianconera annovera 37 punti in classifica, al pari dell'Inter, al terzo posto, a -1 dal Milan secondo e a -10 dal Napoli capolista.
Juventus, quindi, in piena corsa Champions, e con ottime possibilità di blindare uno dei primi quattro piazzamenti.
Ed invece se in serata - con ogni probabilità- venisse confermata la richiesta avanzata dalla Procura della FIGC, la Juve scenderebbe a quota 28, al settimo gradino, a -6 dal terzetto composto da Lazio, Atalanta e Roma.
Mano pesante, dunque, ma anche perfetto calcolo scientifico.
Per l'ennesima volta, la Vecchia Signora viene fatta passare come la mente perversa del calcio italiano.
Confermate le precedenti sanzioni per gli altri club coinvolti sul caso "Plusvalenze", solo sulla Juve si acuisce la mannaia dei 9 punti di penalità.
Fuori dalle coppe, al fine di ledere l'immagine e le ambizioni della società bianconera.
Una Juve che, come dichiarato mercoledì dal neo Presidente, Gianluca Ferrero, sia chiamata a difendersi, con dignità e rispetto, ma a difendersi verso un disegno costruito ad arte per azzerare la competitività della squadra bianconera.
Non resta, quindi, che attendere la decisione definitiva da parte della Corte Federale d'Appello, la quale dovrà pronunciarsi in merito ai punti di penalizzazione da affibbiare alla Juventus.
Se sarà confermata la richiesta del -9 avanzata dal Procuratore Chinè, oppure se saranno di meno.
Nel frattempo i legali della società juventina sono al lavoro per formulare la propria difesa, affinché venga scardinato tale impianto accusatorio.
L'imperativo è che venga fatta chiarezza e giustizia, ma a 360 gradi, e in maniera limpida e trasparente, evitando che altri club coinvolti ne escano senza particolari drammi, mentre la mannaia si abbatta solo sulla società bianconera.
Giustizia senza colori, senza partigianerie e tutt'altro che ad orologeria.
Bisognerà attendere, con totale fiducia nei confronti della Giustizia, ma se dovesse essere confermato il -9 da infliggere alla Juve, rigettando i bianconeri, addirittura, a -6 dal settimo gradino, non verrà fatta luce sul caso "Plusvalenze", bensì si sia tratteggiato un chiaro ed inequivocabile disegno sull'estromettere il club juventino dalle prossime coppe europee.
Un dazio pesante, scaturito dall'idea Superlega avanzata da Andrea Agnelli, con il gusto sadico di riproporre, in altre vesti, antichi retaggi vagamente simili alla stagione di Calciopoli.
Aspettare con fiducia. Attendere con rispetto.
Rispetto e fiducia, due termini appropriati, utilizzati dal Presidente Ferrero, per provare a smentire coloro che sospettino che una penalizzazione di 9 punti sia un invito a quella massima che recitava, più o meno, così: " A pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina".
Lorenzo Cristallo