“CADERE PER POI RIALZARSI”

19.04.2023

E chi l'ha detto che sia un dramma.

Chi?.

Il Napoli esce dalla Champions.

Certo, ferita che fa male, oggi sanguinante, ma prontamente medicata.

Curata dalle gioie in campionato, dai fasti di una città tinta di azzurro, da tanti mesi.

La Coppa dei Campioni poteva rappresentare un palcoscenico ulteriormente prestigioso.

Teatro onorato sino ai quarti di finale, stabilendo un primato per il club partenopeo.

Napoli ruggente durante la fase a gironi.

Napoli in testa, davanti a Liverpool, Ajax e Glasgow Rangers.

Napoli dall'attacco più prolifico e Napoli in grado di inanellare 5 successi su 6 gare disputate.

Poi, il doppio confronto con l'Eintracht Francoforte.

Divario abissale fra la truppa di Spalletti e quella tedesca.

Due trionfi, fra andata e ritorno, 5 reti realizzate e zero incassate.

E con questo curriculum, quindi, che gli azzurri si siano proiettati al doppio duello con il Milan.

Probabilmente, più di qualcuno, in città, si sia lasciato travolgere dall'entusiasmo.

Da quella convinzione di poter superare, agevolmente, anche il diavolo.

Ed invece la scoppola, in serie A,del 2 aprile scorso, l'infortunio di Osimhen, un gioco non propriamente brillante, come prima della sosta di marzo per le Nazionali, ed ecco materializzarsi l'1-0 nel match d'andata.

Ieri, poi, abbiamo visto, tutti, come si sia sviluppata la partita.

Padroni di casa aggressivi sin dalle battute iniziali, le recriminazioni per un penalty non concesso, ma poi è la sgroppata di Leao, il gol di Giroud e la prodezza, fra i pali, di Maignan su penalty di Kvaratskhelia, a stoppare le velleità della compagine azzurra.

Utile solo per gli almanacchi, infine, la rete dell'1-1 a firma Osimhen.

Tuttavia, però, guai a lasciare il passo ad un'atmosfera disfattista.

C'è un campionato da portare a termine.

Da portare a termine con l'entusiasmo di chi si stia per laureare, nella terza volta nella propria storia, campione d'Italia.

Napoli che riceverà il testimone, proprio, dal Milan.

Napoli con davanti a sé 8 finali, e presumibilmente 11 punti da conquistare per permettere all'intera città di dare il via ai festeggiamenti.

33 anni dopo.

33 anni dopo i fasti Maradoniani.

I festeggiamenti per un Napoli in testa, con 75 punti, artefice di 24 vittorie dopo 30 giornate. Napoli re del gol con 66 centri all'attivo.

Domenica sera, suggestiva trasferta in casa della Juventus, e a seguire i prossimi impegni, prima di far sì che il sogno tricolore diventi realtà.

Dalla Champions, tanti insegnamenti, un bagaglio d'esperienza, in più, sul groppone, e la certezza che nelle prossime edizioni, gli azzurri potranno dettar legge, imparando dai rari errori commessi.

Però non è tempo di processi o di scambi d'accuse.

E' tempo di completare i preparativi per la festa.

Per la festa azzurra.

8 gare al termine della stagione, 11 punti – o forse meno – da conquistare, per tornare lì, sul trono più alto, più prestigioso e più conteso d'Italia.

Lorenzo Cristallo

Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia