“BUZZURRO”

02.09.2023

Non mi importano le idee di gioco.

Non mi importa che tipo di allenatore sia.

Non mi importa il "Sarri-ball" e non mi importano i risultati ottenuti sul campo.

Non è nuovo ad episodi del genere, e tutto ciò rischi di tratteggiarne la persona.

Maurizio Sarri scivola, nuovamente, su una buccia di banana.

Nelle scorse ore è diventato virale un video in cui il tecnico della Lazio, all'arrivo presso l'aeroporto di Capodichino, mostra il dito medio ad un tifoso partenopeo che urla, nei suoi confronti: "Forza Napoli".

In sottofondo non si ascoltano altre affermazioni, se non quel "Forza Napoli".

Ed allora, il tecnico toscano, per tutta risposta gli mostra il "famigerato" dito medio.

A seguire, Sarri, attraverso un tweet, si giustificherà, scrivendo che quella reazione sia stata dettata da un insulto nei suoi riguardi e non rivolto a quel "Forza Napoli".

Insomma, la sfida di stasera fra i campioni d'Italia in carica e la Lazio si accende sin dall'arrivo di Sarri all'aeroporto.

Sarri che, tra l'altro, non sia nuovo a reazioni del genere.

Dito medio sollevato nello scorso campionato durante un Lazio-Verona, per contestare le proteste vibranti che provenivano dalla panchina dei gialloblù.

Oppure, andando più indietro con gli anni, quel "finocchio" rivolto all'allora allenatore dell'Inter, Roberto Mancini.

Insomma, equivoci – ma non tanto – da parte di un tecnico dalla comunicazione pessima.

Comunicazione pessima e modi rivedibili.

Essere un personaggio in vista, essere l'allenatore della Lazio, essere un uomo di 64 anni, implichi tanti fattori, anche quello di donare il buon esempio.

Stile, eleganza, leggiadria nel sapersi districare da critiche e provocazioni.

Ed invece, conferenze stampa in cui srotola lamentele a profusione, desiderio di cambiare tutto, per poi far parte di un ingranaggio che da decenni propini le medesime problematiche e controversie, e poi quell'aspetto naif, greve, indicibile.

Se, per onestà intellettuale, quel dito medio sollevato al cielo rappresenti la reazione scomposta ad un innocuo "Forza Napoli", siamo alla frutta.

O meglio. Siamo al cospetto di un uomo che, probabilmente, non abbia ancora capito, dopo anni di carriera, che non calcando campi di provincia, tutto venga amplificato e moltiplicato, e soprattutto che un po' di stile signorile non sarebbe, poi, male, al fine di lanciare qualche messaggio positivo.

Ma si dirà: Sarri è fatto così.

Bene, significa, allora, che nonostante panchine prestigiosi e ambienti di primo piano, evolversi negli atteggiamenti sia stato assai complicato, per lui.

Ne prendiamo, tristemente, atto.

Lorenzo Cristallo

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