“BATTESIMO SOTTO LA PIOGGIA”

Il vero battesimo si è avuto ieri sera.
A margine di una prestazione arbitrale mediocre, infarcita da alcuni errori. Una prestazione non perfetta.
E sia benedetta l'imperfezione.
Quell'imperfezione che non beatifica, quell'imperfezione che non cancella la professionalità e la riconosciuta competenza.
E' giunto il momento di abbandonare giudizi salomonici in quanto donne con il fischietto.
E' giunto il momento di giudizi senza sconti, ma con l'ardente desiderio che la terna vista all'opera ieri sera, sia riproposta, da qui in avanti, in vista dei prossimi appuntamenti in campionato.
Maria Sole Ferrieri Caputi, ieri, non è stata impeccabile.
Ha sorvolato su un contatto in area, irregolare, di Pickel ai danni di Gaetano.
Ha sorvolato in ben quattro circostanze su interventi da cartellino rosso ai danni del Sernicola, per poi sventolarglielo solamente al minuto 100, per somma di ammonizione.
Gara non semplice, al Maradona, e ad onor del vero neanche l'assistente Var, Marini, reduce da un Empoli-Samp infarcito da polemiche, abbia fornito un ottimo aiuto, condizionando, quindi, una performance al di sotto della sufficienza.
Nessuna bocciatura, non fraintendiamo.
Maria Sole Ferrieri Caputi è giovane, ma decisamente pronta ed autorevole per dirigere le gare del nostro massimo campionato.
E poi la terna con Francesca Di Monte e Tiziana Trasciatti ha destato un'ottima impressione nelle precedenti apparizioni, a partire dall'ultima, in serie B, in occasione di Frosinone-Ternana.
Ieri, però, sarà per la posta in palio, sarà per lo sviluppo di una gara combattuta, intensa, anche per via di condizioni climatiche proibitive, Ferrieri Caputi non è apparsa in pieno controllo del match.
Ma nessun problema.
Ciò accade di frequente ai suoi colleghi maschi, quindi nessuna motivazione vada scovata nel genere o in altri aspetti che rischino di banalizzare il tutto.
Gianluca Rocchi, nelle vesti di designatore della CAN di A e B, sta portando avanti un ottimo lavoro, un lavoro in cui sdoganare e abbattere vetusti cliché e pregiudizi.
Ed allora è giusto e condivisibile procedere lungo questo sentiero.
Però è altresì vero, che Ferrieri Caputi vada valutata al pari degli altri.
E ieri, in Napoli-Cremonese, la sua direzione è apparsa rivedibile e imperfetta.
Non c'è nulla di male e, come noto, dagli errori ci si rialza con maggior consapevolezza.
Guai, però, a lasciar passare il messaggio, inutile e buonista, che occorra vedere la terna tutta al femminile per affibbiare un giudizio positivo, a prescindere.
Facendo così si ritorna al passato.
Facendo così si presta al fianco a coloro che pensino che una designazione composta da arbitro e assistenti donna sia un'elargizione dall'alto, utile, solo, per lanciare un messaggio di rottura con il passato, e nulla più.
Ed invece siamo al cospetto di professioniste serie e dalla lunga gavetta, motivo per cui meritino rispetto e soprattutto meritino corretti giudizi.
Una serata storta ci può stare.
Farla passare, però, come prestazione inattaccabile, solo in quanto al cospetto di una donna, sia il giudizio più scorretto da rifilare ad un arbitro dal sicuro futuro, come Maria Sole Ferrieri Caputi.
Lorenzo Cristallo