“ASSALTO ALLA CHAMPIONS”

15.02.2023

Ed ora cosa si fa?.

Interrogativo che circola in una Napoli capolista.

Ma non perché non si abbiano le idee chiare, piuttosto perché gli azzurri si trovino nella condizione di non porsi limiti.

Lo abbiamo visto anche ieri. Il Psg che cade di misura, al Parco dei Principi, al cospetto del Bayer Monaco, è la testimonianza che in Champions tutto sia possibile, e che gli ingaggi faraonici non diano il diritto di sentirsi già in finale.

Ed allora i partenopei sono legittimati a sognare in grande.

In grande e ad occhi aperti, consapevoli delle insidie, ma consci, altresì, del proprio valore.

Il campionato non va sottovalutato.

Lo scudetto non è in tasca, e manchi ancora tanto per ottenere la matematica certezza.

Eppure, 59 punti dopo 22 giornate non rappresentino un dettaglio.

19 successi su 22 partite disputate non rappresentino un dettaglio.

Così come, non siano dettagli, l'annoverare l'attacco più prolifico con 54 gol realizzati, e la difesa più impenetrabile del torneo con appena 15 gol incassati.

A proposito di 15, e di quel +15 sull'Inter seconda ne vogliamo parlare?.

Mai, nella storia del campionato italiano, dopo 22 giornate disputate, ci sia stato tale divario fra la prima della classe e la diretta inseguitrice.

Ed allora, evitando di abbassare l'attenzione, mantenendo sempre intatta l'umiltà e la voglia di correre a mille, il Napoli può concentrarsi anche su altro.

Su quella Champions, in cui Osimhen e Kvaratskhelia possano continuare a mettere in vetrina doti sublimi.

Doti ragguardevoli in fase realizzativa e doti ragguardevoli in occasione di assist pregevoli da sfornare.

Così come la compattezza del centrocampo e l'affidabilità della difesa.

Venerdì sera è in programma il match di Reggio Emilia, contro il Sassuolo, mentre martedì si vola in Germania, per affrontare l'Eintracht.

Spalletti continua a predicare il basso profilo.

Non accontentarsi mai, e mai sentirsi appagati, per mantenere questo ritmo.

Il ritmo di chi abbia sbaragliato la concorrenza nel giro di 22 partite, e il ritmo di chi, sin qui, in Champions, abbia fatto piangere lacrime di dolore a Liverpool, Ajax e Glasgow Rangers.

Lucida follia, sogno ardito, chiamatelo come vi pare, ma in questa stagione il Napoli appare in grado di tutto.

Anche in grado di compiere quell'impresa fuori dai confini nazionali, su cui nessuno avrebbe scommesso un centesimo.

Ennesima riprova di quanto siano azzardati i pronostici, prima di veder sbocciare, sul campo, talenti galvanizzati da Spalletti e reperiti da un Giuntoli visionario.

Lorenzo Cristallo 

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