“A FUROR DI POPOLO”

Il popolo web è già in azione.

Attivo seppur colto di sprovvista.

Chi per il dopo-Mancini al timone della Nazionale italiana?.

Notizia dell'ultim'ora che ha scosso una tranquilla domenica di metà agosto, e che invece provocherà uno tsunami di pareri ed opinioni.

In cima alla lista dei desiderati c'è lui: Luciano Spalletti.

Fresco vincitore del tricolore con il Napoli, il popolo web italico spinge per l'allenatore di Certaldo.

La giusta esperienza, e quella sana carica vincente, che possa permettere a tutti gli appassionati di calcio, e tifosi della Nazionale, di sognare in grande con l'Italia.

C'è un Europeo da conquistare, passando, innanzitutto, attraverso la strettoia delle qualificazioni.

I primi impegni fra meno di un mese, contro Macedonia del Nord e Ucraina.

Ed allora sono davanti agli occhi di tutti, le magnifiche gesta del Napoli scudettato.

Quel 4-3-3 che ha spinto i partenopei più su' di tutti gli altri, attraverso un gioco avvolgente e travolgente che dettò legge anche in Champions. Almeno sino ai quarti di finale.

Spalletti rappresenterebbe il profilo ideale per via della sua esperienza e del suo appeal nei confronti dell'opinione pubblica.

Ed inoltre, la Nazionale azzurra, gli consentirebbe di misurarsi con un'altra realtà, mettendo in evidenza le sue riconosciute doti, le sue qualità nel lavoro e la sua lungimiranza nelle idee.

Per adesso è solo un pour parler mediatico e la scelta definitiva passerà nelle mani della FIGC e del Presidente, Gabriele Gravina.

Oltre al tecnico di Certaldo, monta la candidatura di Antonio Conte, ma di certo Spalletti, in questi minuti, sia tra i nomi più osannati e auspicati.

64 anni all'anagrafe, titoli in bacheca, uno scudetto nel Napoli centrato con autorevolezza, merito e magnificenza: l'Italia pallonara si interroga sul nome del successore di Roberto Mancini, ma nel frattempo strizza l'occhio all'uomo di Certaldo.

Toscano verace, schietto, piuttosto barocco nelle dichiarazioni, ma dai pensieri chiari.

Temperamento al servizio di una Nazionale, dunque, che dovrà tornare a credere su di sé.

Lorenzo Cristallo