“22:‘O PAZZO”

Nella smorfia napoletana, il numero 22 è: 'o pazzo.
Il matto, il fuori di testa.
Quella follia incarnata in Kvicha Kvaratskhelia.
Da ieri fresco ventiduenne, e sempre ieri, al minuto 22, autore di una magia strabiliante.
Palla raccolta, quasi sulla linea di fondo, nell'out di sinistra, per poi entrare in area e con un tiro angolato, freddare Carnesecchi.
Gioiello del numero 77 del Napoli, che aggiorna il suo score.
9 centri in serie A, conditi da 9 assist.
In Champions, invece, 2 timbri e 3 passaggi decisivi.
Insomma, la compagine azzurra può contare sull'apporto prezioso, imprescindibile, di un calciatore che, un anno fa, era sconosciuto ai più.
Nella sua prima stagione in Italia, Kvara si è reso autore di giocate e prestazioni superlative.
Finalmente, il nostro campionato, torna ad annoverare un giocatore capace di dribblare, di slalomeggiare fra gli avversari. Capace, altresì, di far gol, molti dei quali di pregevole fattura.
Ed allora, il Napoli in testa alla classifica con 59 punti, il Napoli dall'attacco più prolifico e dalla difesa di ferro, il Napoli a +16 dall'Inter seconda, si coccola e si gode una delle sue gemme da custodire.
Fiore pregiato e pregevole, di una squadra da vertice, saldamente al vertice, irrefrenabilmente al vertice.
Una squadra spinta da quel fantasista georgiano.
'O pazzo, che al minuto 22, nel giorno del suo ventiduesimo compleanno, ha dato il la al 3-0 nei confronti della Cremonese.
Serie A senza rivali, ora è la Champions il prossimo campo di battaglia.
Il terreno in cui incidere il suo nome, come accaduto sino allo scorso mese di novembre.
Da Tbilisi con furore.
Genio, estro, imprevedibilità, classe e talento a profusione.
Lo hanno chiamato, Che Kvara, nel momento in cui gli azzurri stessero gettando le basi verso questo sprint inarrestabile.
Dopo la rete capolavoro di ieri, è per molti: Kvaravaggio. Il pittore in grado di dipingere orizzonti sublimi.
'O pazzo, capace di far impazzire Napoli.
Quella Napoli che conta le ore, i giorni, le settimane che la separino dal grande evento.
Quell'evento innominabile, ma in fase di materializzazione.
Lorenzo Cristallo