“IL TACCO DI VALENTINA”

14.12.2023

Consueta vigilia in casa Juventus.

Oramai il venerdì è divenuto giorno in cui tentare la scalata alla vetta della classifica, da parte della Vecchia Signora.

Dopo i successi contro Monza e Napoli, sempre di venerdì; domani sera, la truppa di Allegri sarà impegnata al Luigi Ferraris di Genova, contro il Genoa, per provare a riappropriarsi della cima della graduatoria, in attesa, poi, che domenica sera, l'Inter affronti la Lazio, all'Olimpico.

Rosa quasi al completo per il tecnico toscano, ad eccezione di Moise Kean, il quale, a seguito di un infortunio alla tibia, resterà fuori per un mese, circa.

Per il resto tutti a disposizione, seppur con un occhio di riguardo nei confronti di Adrien Rabiot, reduce da un fastidio al piede, a causa di un pestone ricevuto nel match contro il Napoli.

La Juventus affronterà, dunque, un Genoa con 15 punti all'attivo e reduce dalla sconfitta, di misura, contro il Monza.

Ed allora di tutto questo, e molto altro, parleremo, quest'oggi, nella rubrica, IL TACCO DI VALENTINA, in compagnia della giornalista, Valentina Triccoli.

-Ciao Valentina. Juventus-Napoli decisa da un gol di Federico Gatti. Così come a Monza, venerdì scorso all'Allianz Stadium. Cosa hai apprezzato, in generale, della prestazione da parte dei bianconeri?.

Vittoria pesantissima della Juventus, che supera i campioni d'Italia, di misura, nonostante la squadra di Mazzarri abbia tenuto, sin dall'inizio, il pallino del gioco. Ciò che ho apprezzato è ammirare una Juve attenta e compatta, oltre che dei calciatori in splendida forma.

-Per la corsa scudetto tutto lascia presagire ad un duello fra Inter e Juventus. A tuo avviso, tra Simone Inzaghi e Massimiliano Allegri, chi stia incidendo, di più, sulla mentalità e sull'organizzazione di gioco?.

A mio parere, sia Inzaghi che Allegri stiano dando vita ad una splendida espressione del calcio italiano. Simone Inzaghi sia riuscito a costruire una squadra che giochi a memoria, in cui ognuno riesca a dare il meglio di sé. Non c'è solo Lautaro, ma anche Barella, Dimarco, Thuram, Calhanoglu, diventati solidi punti di riferimento. I risultati, non solo, la premino in classifica, ma donino, all'Inter, quella famosa autostima che permetta di superare ogni ostacolo. Mister Allegri, invece, ha svolto tutt'altro lavoro in rosa. Ha 7 giocatori cresciuti nella Next Gen e la cosa che risalti di più, sia il loro esser stati valorizzati dall'allenatore livornese. A mio avviso, la forza di Allegri la troviamo, non solo negli attuali punti conquistati, ma nella capacità di aver gestito una situazione assai complicata, come quella materializzatasi nella scorsa stagione.

-Domani sera, Juventus impegnata, al Ferraris, contro il Genoa. Quali le trappole a cui i bianconeri dovranno prestare attenzione?.

Al Ferraris troveremo una squadra che lotta per evitare la retrocessione. I ragazzi di Gilardino hanno perso due delle ultime tre partite disputate e dovranno provare ad invertire il trend, per scongiurare di ritrovarsi in una situazione scomoda; motivo per cui la Juve non dovrà sottovalutare l'impegno. Inoltre, va anche detto, che non sempre si assista a sfide scontate: il Genoa, tanto per dire, abbia vinto 4 delle ultime 8 gare, in casa, al cospetto della Juventus.

-Allo stato attuale, ti conforta, maggiormente, la definizione di Juve cooperativa del gol, oppure ti preoccupa, di più, l'astenia realizzativa degli attaccanti?.

Tutto ciò appare un aspetto che dia adito ad una chiara dicotomia. Il dato che in questa squadra i gol possano giungere da ogni reparto, non voglia dire, per fortuna, che si dipenda da uno o due giocatori. Nel frattempo, però, l'astenia degli attaccanti mi preoccupa un po'. La stagione è ancora lunga e se questa astenia dovesse prolungarsi e la cooperativa del gol incominciare a mostrare segnali di cedimento, fossi in Allegri inizierei, seriamente, ad allarmarmi.

Lorenzo Cristallo

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